Appuntamenti

MOSTRE. Arte MaDì. Cento lavori a parete e tridimensionali, venti dei quali, con i relativi progetti provengono dal Movimento Madì (da- MAterialismo DIalettico), fondato a Buenos Aires nel 1946 da Carmelo Arden Quin e da altri artisti spinti dal desiderio di modificare la tradizionale concezione del quadro, sia accorpando diverse superfici dipinte sia abolendo la cornice. Arte Madì Italia 1991-2002. Pieve di Cento (Bo), Museo d’arte delle generazioni italiane del ‘900 “G.Bargellini”, fino al 21/7. Jean Pierre Velly. Novanta incisioni, tra acqueforti, bulini, puntesecche e maniere nere, che ripercorrono le esperienze e i risultati maturati tra il 1964 e il 1990, dall’incontro con le lastre di Dürer, all’attenta rivisitazione del lavoro di Rembrandt, fino a De Chirico. L’opera grafica di Jean Pierre Velly. Formello (Rm). Palazzo Chigi, fino al 30/7. Elio Ciol. 130 immagini in bianco e nero del fotografo friulano la cui attenzione è rivolta, sin dagli esordi, al paesaggio e al vario e mutevole dialogo che con esso si può intrattenere: la campagna friulana, la mistica Assisi, il Kenya, la Palestina, il lavoro nei campi, gli scenari urbani. Elio Ciol. L’incanto della visione. Padova, Palazzo del Monte di pietà, fino al 30/6. Alla corte dei Medici. Una piccola ma preziosa mostra con una selezione di circa trentacinque ritratti della famiglia Medici e di alcuni personaggi legati alla loro corte. Una rara occasione per conoscere ed apprezzare lo stile di vita ufficiale nella Firenze che va dal XVI fino al XVIII secolo. I volti del potere. La ritrattistica di corte nella Firenze granducale. Firenze, Uffizi, Sala delle Reali Poste, fino al 28/7. Giuseppe Flangini. Una quarantina di lavori a olio significativi che approfondiscono il tema delle opere ispirate al teatro, in particolare alla “Commedia dell’arte”, attraverso disegni, ceramiche, opere teatrali, lettere, fotografie, documenti e parte della raccolta di maschere ora di proprietà della collezione Flangini. Giuseppe Flangini realtà e immaginario. Mantova, Palazzo Te, dal 15/6 al 21/7. MUSICA. 13° Ravenna Festival. L’edizione 2002 (dal 13/6 al 22/7) sul tema “New York: undici settembre”, propone le Nozze di Figaro, dirette da R. Muti con i Wiener (5, 7, 9/7), Julio Bocca – Ballet argentino, con Alessandra Ferri (4/7), l’Orchestra del Maggio, direttore Z. Metha (12/7) e la Filarmonica Scaligera, con R. Muti (14/7) per la “prima assoluta” di Ennio Morricone Voci dal silenzio, commissionata dal Festival. Evento speciale la trasferta di R. Muti e i Musiciens for Europe United a New York (22/7) per un concerto (Beethoven, Verdi, Rossini) dedicato alle vittime della tragedia. LETTURE. Il Paradiso letto da Sermonti. Prosegue fino al 4/7 nel suggestivo scenario del Pantheon, a Roma, la lettura del Paradiso di Dante che conclude il ciclo di letture dantesche di Vittorio Sermonti, iniziativa organizzata da Enel. Ingresso libero. Dal lunedì al venerdì, ore 18,30-19,30. IN SCENA. Danza italiana. La danza italiana è in scena sul palcoscenico romano del Teatro Vascello. Dopo il debutto del Balletto ’90 con Funi, la breve rassegna prosegue con la Compagnia Altroteatro di Lucia Latour con Physico (dal 12 al 16/6); la Compagnia XE con W Gep-eTTo, regia e coreografia di Julie Ann Anzilotti (19 e 20); il Teatro Koros con Diabel ip op, su musica di Ludwig Van Beethoven, ideazione, coreografia e regia di Massimo Moricone (24 e 25); quindi Ariella Vidach- A.i.E.P. con Opus ?1, coreografia Ariella Vidach (dal 27 al 29). Tadeusz Kantor. Circa 150 dipinti e disegni insieme agli oggetti delle sue messinscena più famose, dalla Classe morta a Oggi è il mio compleanno, documentano il percorso artistico e l’attività di Tadeusz Kantor, polacco, pittore e disegnatore, nonché straordinario uomo di teatro. Tadeusz Kantor. Dipinti, disegni, teatro. Firenze, Galleria d’arte moderna, Sala del Fiorino. Palazzo Pitti,Teatrino del Rondò di Bacco, fino al 10/8. Festa del Circo contemporaneo. Un ricco cartellone di spettacoli in cui al circo si mescolano danza, musica e teatro. Il fil rouge di questa terza edizione (a Brescia dal 23/6 al 6/7) è la sfida alla forza di gravità, il sogno di un corpo svincolato dalle comuni leggi naturali. La festa di inaugurazione è affidata a Philippe Decouflé, danzatore coreografo di fama internazionale; e al Circus Baoban, un’esplosiva troupe di artisti africani, è affidata la festa finale. Inoltre i differenti linguaggi confluiscono in brevi performance: quella della raffinata trapezista inglese Jane Allan, di Francesca Lattuada, della Compagnia eaRis, e della Collectif Aoc (quest’ultima una scenografia ipertecnologica montata sotto un tradizionale tendone). Infine la raffinata giocoleria di quattro giovanissimi finlandesi con un omaggio al grande mago Houdini di Raffaele De Ritis, e le audaci acrobazie “vocali” del belga Bernard Massuir.

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