Le relazioni che fanno crescere

Corso a Catania su educazione socioaffettiva e contesti di sviluppo
educatori

La scuola italiana ha sempre più bisogno di lavorare per una educazione integrale dell’allievo: un’educazione incentrata cioè non solo sulla dimensione cognitiva ma anche su quella emotiva e relazionale. La questione è di enorme importanza.

Gli studenti sono normalmente chiamati a lavorare cognitivamente sui più svariati contenuti disciplinari, ma rischiano in tanti casi di rimanere in una condizione di sostanziale analfabetismo emotivo. Sono chiamati, ad esempio, a riflettere sul mondo interiore di Manzoni o di Leopardi o dei personaggi dei romanzi oggetto di studio, senza necessariamente trovare occasioni didattico-educative utili per acquisire una maggiore (e fondamentale) consapevolezza del mondo interiore che li dovrebbe riguardare più di tutti: il loro.

Tale impianto formativo, prevalentemente incentrato (soprattutto nelle scuole secondarie) sulla costruzione della dimensione cognitiva e nel sostanziale oblio di quella emotiva, ha origini molto antiche. Esso può essere ricondotto, quanto meno, ad una sorta di pregiudizio cartesiano, di considerare cioè l’intelligenza cognitiva più importante di quella emotiva.

La sensibilità su questi temi, tuttavia e per fortuna, negli ultimi tempi sta aumentando decisamente. Si nota infatti da più parti un convinto tentativo di inversione di tendenza, a partire dal lavoro formativo che si sta predisponendo nei confronti degli insegnanti, molti dei quali sono del resto sempre più interessati a questi aspetti.

Anche il MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) si è mosso in tal senso, negli ultimi mesi, diramando una direttiva sul tema Educazione alle relazioni – Percorsi progettuali per le scuole, emanata dal ministro Valditara lo scorso 24 novembre, anche sulla scia degli ennesimi, efferati episodi di femminicidio occorsi nelle settimane precedenti.

A questo proposito, segnaliamo un’importante iniziativa formativa che si terrà il prossimo 12 e 13 aprile, a Catania. Si tratta di un corso in modalità blended (cioè sia online che offline) sui temi dell’educazione socioaffettiva, rivolto a docenti, dirigenti scolastici e personale educativo dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA).

Il corso vede fra i soggetti promotori la Rete Insegnanti Italia (Umanità Nuova) ed è inserito all’interno della piattaforma “Futura: la scuola per l’Italia di domani” (PNRR Istruzione), attraverso l’Istituto “Italo Calvino”, polo territoriale per la realizzazione di percorsi nazionali di formazione alla transizione digitale in favore del personale scolastico, coordinato dal Dirigente Scolastico Salvo Impellizzeri.

La proposta formativa si realizzerà attraverso più momenti: una due giorni in presenza, con le relazioni di Ezio Aceti, Mariano Iavarone, Alberto Pellai, Domenico Bellantoni e Michele De Beni, e unità formative svolte attraverso webinar successivi, che avranno ad oggetto storytelling e buone pratiche di educazione emotivo-affettiva.

Fra gli aspetti che saranno affrontati, quello dell’impatto dell’uso dei social media sulla formazione del carattere e, in particolare, sulla strutturazione dei modelli e degli schemi con cui giovani (e meno giovani) si orientano nella gestione della loro sfera affettiva e relazionale.

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