Il mondo dopo Genova

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Sono 15 anni dal 20 luglio 2001, data simbolica per i fatti legati al summit del G8 in programma a Genova contestato da una vasta serie di movimenti di diversa estrazione politica e culturale ma concordi nel denunciare l’imporsi di una globalizzazione senza regole. Quel giorno restava ucciso un manifestante, Carlo Giuliani, e successivamente si realizzarono una serie di violazioni culminate con la repressione avvenuta nella palestra della scuola Diaz e nella caserma di     Bolzaneto, definita da  Amnesty International “la più grande sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”. Le questioni emerse a Genova in quei giorni sono sempre attuali a partire dal dibattito sull’introduzione in Italia del reato di tortura. Dopo Genova p arrivato il caos della crisi finanziaria e dei debiti insostenibili. In questi giorni Pax Christi ha riproposto proprio a Genova un nuovo incontro per comprendere e contrastare «gli effetti di una invisibile dittatura finanziaria e di una economia dei più forti».

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