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In Valle d’Aosta adottato il Protocollo comunale per la comunicazione gentile

È Oyace, in Valle D’Aosta, uno dei primi comuni italiani ad adottare ufficialmente il “Protocollo comunale per la comunicazione gentile”, iniziativa promossa dal movimento Mezzopieno nell’ambito della Rete Nazionale degli Assessori alla Gentilezza, che oggi conta 120 assessori, di cui è cofondatore. La Giunta di Oyace ha approvato il Protocollo a fine febbraio e si impegna, con questo atto pubblico, a coinvolgere la collettività e le istituzioni in un percorso concreto e operativo per costruire una comunità più coesa, partecipativa e meno conflittuale, già avviato attraverso la delega alla gentilezza conferita all’assessore comunale Gilberto Chenal.

Il “Protocollo comunale per la comunicazione gentile’’ si colloca all’interno degli obiettivi promossi dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e realizza una risposta all’obiettivo n. 11 per “Città e comunità sostenibili” e all’obiettivo n. 16 su “Pace, giustizia e istituzioni solide”. Il Protocollo è una procedura per realizzare e moderare il confronto necessario all’attuazione di un vero e proprio ‘patto per la gentilezza’ che esplichi le sue finalità all’interno e all’esterno del palazzo comunale, definendone i
parametri condivisi collegialmente dalla Giunta.

Il Protocollo proposto da Mezzopieno contiene 11 punti per rendere concreta la comunicazione gentile e rispettosa nel Comune, ogni punto contempla un principio e prevede delle azioni pratiche e condivise.

Alcuni dei punti siglati dal Comune di Oyace, portati avanti con questo atto per la durata della sua legislatura, sono:
• il ‘principio di Rispetto’ che prevede «una gestione delle assemblee con spirito di collaborazione e di gentilezza». L’impegno preso è quello di mantenere i confronti e i dibattiti sul piano dei contenuti e degli obiettivi, rispettando le diverse posizioni ed evitando il giudizio su basi ideologiche o pregiudizievoli. E ancora, «tutti i membri del Comune si impegneranno a non produrre o diffondere notizie e informazioni false, manipolanti o fuorvianti e a disincentivare chi lo fa, attraverso il richiamo collaborativo, senza enfatizzazione o polemiche».

• il ‘principio della Generatività’ che l’amministrazione metterà in pratica attraverso un lavoro di raccolta e diffusione di buone pratiche e buone notizie del Comune, della società civile e del territorio, con la pubblicazione di bollettini e newsletter periodici da diffondere alla comunità in maniera gratuita e accessibile, anche alle categorie con particolari esigenze comunicative.

• il ‘principio di Equità’ per favorire una dialettica, lo scambio di idee, opinioni e contributi in modo equilibrato tra tutti i membri che fanno parte del Comune, evitando le prevaricazioni e l’abuso di potere.

• Il ‘principio di Negoziazione’ per il quale, ogni volta che è possibile, durante dibattiti e confronti, ci si rende disponibili a cedere parte delle proprie richieste e convinzioni personali in favore del raggiungimento di un obiettivo che abbia al centro il bene comune.

«Abbiamo deciso di iniziare un percorso sociale – spiega Chenal – impegnandoci a creare con i cittadini nuove relazioni e collaborazioni che favoriscano la nascita e lo sviluppo di pratiche costruttive condivise nella comunità. Riteniamo che il Protocollo comunale per la comunicazione gentile vada applicato per mettere in pratica i sani principi che una amministrazione deve avere verso la cittadinanza».

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