Eventi

Due giorni per il cardinal Martini

Da sinistra: Romano Prodi, il cardinal Carlo Maria Martini e Mario Monti al convengo sull'Europa del futuro all'Universita' Bocconi di Milano il 28 gennaio 2002. ANSA / BELTRAMI - GAUTELLI

È stato presentato il programma di “Io ci sono”, due giorni di eventi che la Fondazione Carlo Maria Martini promuove per il 18-19 febbraio, presso il Centro San Fedele, in occasione del 90° anniversario della nascita del cardinale (15 febbraio 1927).

«”Io ci sono” è un titolo ma è, ancora prima, la mission stessa della Fondazione – ha spiegato il gesuita padre Giacomo Costa SJ, vicepresidente della Fondazione Martini -. Siamo infatti convinti che il Cardinale abbia ancora molto da dire alle donne e agli uomini di oggi, e ricordarlo non vuole dire per la Fondazione fare un lavoro da museo, ma promuoverne la memoria vivente. È il senso di tutti i nostri progetti».

Nel presentare la mattinata del 18 febbraio, nell’Auditorium San Fedele, padre Costa ha illustrato le molteplici novità che faranno da filo conduttore al reading che avrà inizio alle ore 10: “Giustizia, etica e politica nella città”. Anzitutto il nuovo volume dell’Opera omnia martiniana, da cui il reading prende il titolo (a livello di iniziative editoriali va ricordata anche la collana sulle meditazioni bibliche di Martini, 10 volumi che dal 16 febbraio usciranno in abbinamento a Famiglia Cristiana); poi il lancio del nuovo sito, online dal 18 febbraio: «Non vuole essere un sito istituzionale, di autopromozione – ha spiegato padre Costa -, ma una porta di accesso al cuore dell’eredità di Martini, con i suoi vari percorsi, le videointerviste con le testimonianze dei collaboratori del Cardinale, le news, ecc.; infine, l’archivio digitale (accessibile dal sito stesso), un progetto imponente, che ha richiesto il coinvolgimento di diversi soggetti e competenze, ma che ancora una volta ha lo stesso criterio di ispirazione: non uno strumento solo per studiosi, ma un archivio per tutti».

Chiara Daniele, coordinatrice del Progetto Archivio, ne ha illustrato nel dettaglio le caratteristiche, parlando dell’Archivio come di una porta di ingresso nell'”officina martiniana”: «I nuclei documentali raccolgono gli scritti, gli appunti, i quaderni, le agende, le corrispondenze, i documenti pastorali, le omelie, i discorsi ufficiali, le conferenze, gli esercizi spirituali. Accanto a questa documentazione vi sono le raccolte fotografiche, i video e i documenti digitali, a testimonianza di un patrimonio documentale che, nella sua costituzione, riflette anche il passaggio dall’epoca analogica a quella digitale».

In occasione delle celebrazioni del 90° anniversario, ha proseguito Chiara Daniele, «la Fondazione metterà on line gli inventari e i documenti dei primi 5 anni dell’episcopato di Martini a Milano (1980-1984) e una selezione delle videointerviste fino ad oggi realizzate. Saranno pubblicati e resi disponibili: 204 file audio di discorsi e interventi del Cardinale, circa 6.500 immagini digitali di testi e fotografie, 20 delle video interviste realizzate dalla Fondazione. Nei mesi successivi verrà pubblicata, con un calendario programmato, la documentazione degli anni successivi dell’episcopato a Milano, nuove videointerviste e la documentazione raccolta attraverso la Call for Documents».

Quest’ultima è un appello che la Fondazione Martini lancia a tutta la città di Milano, alla Diocesi ambrosiana, e in generale a tutti coloro che hanno conosciuto il Cardinale. A partire dal pomeriggio del 18 febbraio ciascuno è invitato a portare alla sede della Fondazione o a caricare online il proprio ricordo tangibile di Martini (una lettera, una foto, un audio, ecc.): «Tutti i documenti raccolti e digitalizzati attraverso la Call for Documents arricchiranno l’Archivio digitale Carlo Maria Martini. Saranno pubblicati nella sezione “Archivio aperto” del sito della Fondazione, con una scheda che indicherà i proprietari e racconterà la storia della documentazione».

Padre Andrea Dall’Asta SJ, responsabile di San Fedele Arte, ha poi spiegato i significati della mostra che verrà inaugurata sabato 18 febbraio alle 16, nella Galleria San Fedele: «Connessioni luminose», dell’artista israeliano Shay Frisch, promossa anche in collaborazione con il Consiglio delle Chiese cristiane. «Si tratta di un evento unico – ha spiegato Dall’Asta -, visto che si tratta di una mostra pensata da un gruppo di promotori di diverse confessioni cristiane, che ha deciso di coinvolgere un artista ebreo. I temi della mostra sono quelli cari a Martini: la relazione, il dialogo, l’incontro. Temi che Frisch declina utilizzando il tema della luce, dell’energia».

Nel pomeriggio di domenica 19, prima della Messa che verrà celebrata da mons. Franco Agnesi, vicario episcopale per la zona di Varese, nella Chiesa di San Fedele (ore 17) il Coro da Camera di Varese diretto da Gabriele Conti eseguirà il concerto «Salmi per Carlo Maria Martini», con musiche di J. Desprez, C. Monteverdi, D. Scarlatti e F. Mendelssohn. «Si tratta di un programma polifonico strutturato come un grande Vespro liturgico – ha spiegato padre Antonio Pileggi SJ, responsabile di San Fedele Musica – che ripercorre quattro secoli di produzione musicale sui Salmi di Davide con il Magnificat di Domenico Scarlatti a conclusione del Vespro. È un modo in cui vogliamo mettere in pratica ciò a cui Martini esortava spesso, ovvero riascoltare la Scrittura anche con la lettura corale, così da divenire nutrimento del cuore».

Prima della conclusione Cinzia Picozzi, conservatore del Museo Diocesano di Milano, ha ricordato l’appuntamento per la mattina del 15 febbraio, quando il Museo stesso verrà intitolato a Carlo Maria Martini, che da arcivescovo, nel 2001, ne decise l’apertura.

Infine padre Giacomo Costa ha ringraziato il Comune di Milano per il patrocinio e tutti i partner che hanno reso possibile l’ideazione e l’organizzazione di “Io ci sono”: Fondazione culturale San Fedele, Fondazione Cariplo, Fondazione Unipolis, Fondazione Corriere della Sera, Rai Storia.

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