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Disconnettiamoci

SAP e Croce Rossa Italiana hanno presentato il progetto #DIB–DisconnettiamoIlBullismo, che ha coinvolto quasi 900 persone in scuole medie e superiori a Roma per diffondere la conoscenza di un fenomeno sempre più noto alle cronache, educare alla pacifica convivenza e creare un terreno in cui far crescere la tolleranza e il rispetto della diversità.
Si stima che poco più del 50% dei ragazzi fra gli 11 e i 17 sia stato vittima di bullismo  e la gravità delle violenze subite è stata accresciuta negli ultimi anni dall’uso di internet e delle tecnologie digitali facilmente accessibili dai cellulari, che hanno reso minacce e offese anonime e ripetibili nel tempo. L’iniziativa è nata con l’obiettivo di sensibilizzare e creare maggior consapevolezza sulle diverse forme di bullismo e cyberbullismo, sulle sue ricadute legali e sui pericoli della rete, e di migliorare la comprensione della natura degli atti di prevaricazione e di violenza, aprendo un nuovo canale di comunicazione fra scuola e famiglia, due istituzioni che hanno un ruolo cruciale nella lotta a un fenomeno in continua crescita.

 

Oltre 700 studenti sono stati coinvolti in incontri fondati sulla peer education e incentrati su attività interattive e partecipative, mirate a stimolare la comprensione degli atti di prevaricazione e violenza con l’ausilio di attività di gruppo, video, racconti, conversazioni guidate e libere. I ragazzi hanno anche risposto ad alcuni questionari, tra i quali quello relativo al ruolo che la famiglia e i genitori dovrebbero avere rispetto a questi fenomeni. Tra i messaggi più significativi rivolti agli adulti, emergono la richiesta di maggior comunicazione e ascolto per una comprensione più profonda dei problemi adolescenziali, la necessità di una presenza più costante e attenta da parte della famiglia e il non sottovalutare e ridimensionare le problematiche vissute dai giovani in un’età così delicata. Oltre a comprendere meglio le dinamiche legate al bullismo, soprattutto nelle sue forme più subdole che si concretizzano attraverso il web e gli strumenti tecnologici, i genitori sono chiamati a tornare a essere un saldo punto di riferimento per i propri figli e ad ascoltare senza giudicare, instaurando un rapporto che renda l’individuazione di eventuali problemi e la lotta al fenomeno più efficace.

Maggiori informazioni nel comunicato in allegato.
Grazie per l’attenzione, un saluto cordiale

Andrea Spaziani

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