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A Catania inaugurato il “dado della pace”

Nel Parco Gioieni, a Catania, è stato installato il “dado della pace”. L’opera è stata inaugurata questa mattina alla presenza delle autorità cittadine. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “Living Peace International”, fondata da Carlos Palma, da “Elephants for Peace” e da alcune scuole cittadine. Il progetto è sostenuto anche dal Movimento dei Focolari, da AMU (Associazione Mondo Unito), Umanità Nuova, Teens 4 Unity, Manitese, da alcune associazioni locali, tra cui il Kiwanis di Catania e Caltagirone, Polena, Cinestar, Coro interscolastico “Vincenzo Bellini” ed ha il patrocinio del comune di Catania.

Tra i promotori, che hanno aderito all’iniziativa, ci sono anche le scuole Italo Calvino, Galileo Galilei, Istituto Padre Santo Di Guardo / Salvatore Quasimodo, Giuseppe Parini, Enrico Fermi-Filippo Eredia, Agatino Malerba, Giuseppe De Felice Giuffrida-Olivetti di Catania, l’Istituto Aereonautico Arturo Ferrarin di Catania, l’Istituto Leonardo da Vinci di Mascalucia e Istituto Leonardo Sciascia di Misterbianco.

L’inaugurazione del “Dado della Pace” ha aperto ufficialmente il ciclo di manifestazioni che si snoderanno fino al l’11 maggio e che si concluderanno con l’estemporanea di pittura a Villa Bellini e con la “Run4unity 2018” (Marcia della Pace organizzata dai ragazzi del Movimento dei Focolari, che vede protagonisti, nelle diverse nazioni, centinaia di ragazzi, di diverse etnie, culture e fedi, che corrono uniti per testimoniare il loro impegno per la pace).

Erano presenti, tra gli organizzatori, il preside Salvatore Impellizzeri, la professoressa Grace Martines, del Movimento dei Focolari, Carlos Palma, insegnante uruguaiano, fondatore di Living Peace International, l’artista Rose Marie Gnausch, fondatrice di “Elephants for Peace” (l’associazione di artisti che ha scelto come simbolo l’elefante, nuovo simbolo di pace per il mondo, animale maestoso che vive in armonia con gli uomini e con gli animali), Madame Gabrielle Simond (Circolo Ambasciatori di Pace di Francia e Svizzera), gli assessori del comune di Catania, Maria Ausilia Mastrandrea e Rosario D’Agata. Insieme a loro i dirigenti delle scuole che hanno aderito all’iniziativa ed i presidenti del Kiwanis est di Catania e Kiwanis di Caltagirone, Giuseppe Distefano e Giuseppe Conte.

Erano presenti anche i rappresentanti di alcune chiese e religioni: monsignor Salvatore Genchi, vicario generale della Diocesi di Catania, Abdhelafid Keith, Imam di Catania e presidente delle Comunità Islamiche di Sicilia, insieme a Ismail Bouchnafa; Mati Venuti e Francesco Catalano, dell’Istituto Buddista Soka Gakkai; Francesca Di Paola, della comunità Baha’i.

A scoprire il velo che rivestiva il “dado della pace” (realizzato e donato dall’artigiano Emanuele Papa) sono stati due piccoli alunni della scuola Sciascia di Misterbianco: Diego Abate, di 6 anni e Alessia Storniolo, di 5 anni. Il dado ha, su ciascuna delle facce, le frasi simbolo che coniugano l’impegno per la pace: “Amo per primo”, “Amo tutti”, “Amo l’altro”, “Ascolto l’altro”, “Ci perdoniamo l’un l’altro”, “Ci amiamo l’un l’altro”.

«Quest’iniziativa – ha detto il preside Salvatore Impellizzeri – ha portato a Catania un evento internazionale ed un impegno per la pace che coinvolge ogni giorno le scuole di tutto il mondo. La proposta, lanciatomi nel novembre scorso dalla professoressa Grace Martines, durante un convegno internazionale organizzato da Living Peace, ci ha portato a realizzare tutto questo, insieme ad altre scuole di Catania e del comprensorio».

Carlos Palma ha spiegato com’è nata l’iniziativa di Living Peace International. «Sei anni fa vivevo in Egitto, nel cuore di quelle nazioni attraversate dalla guerra e dalle tensioni. Abbiamo preso il “Dado dell’Amore”, utilizzato dai bambini del Movimento dei Focolari e abbiamo lanciato il “Dado della Pace”. Quando abbiamo iniziato, mai avrei pensato che un giorno sarei stato qui a Catania per un’iniziativa come questa. Oggi, il dado viene utilizzato in paesi come l’Afghanistan o il Pakistan, con frasi del Corano, in Israele, con frasi della Torah, nella parrocchie o nelle scuole europee con frasi del Vangelo, nella maggior parte dei casi con frasi che contengono i valori universali della pace. Qualche mese fa, ho incontrato la fondatrice di Elephant for Peace, Rose Marie Gnausch ed è nata questa splendida iniziativa. Quest’evento ha coinvolto tantissimi ragazzi in tutto il mondo ed ora anche i ragazzi di Catania».

Carlos Palma ha lanciato un messaggio rivolto alle autorità cittadine: «Io vorrei che Catania, a partire proprio da questo evento, sia una “città della pace”, aperta al mondo. Le migliaia di disegni degli elefanti, arrivati dai ragazzi di tutto il mondo, già lo testimoniano».

L’invito è stato raccolto dall’assessore Rosario D’Agata. «Catania ha nel proprio Statuto il nome di “operatrice e messaggera di pace”, abbiamo istituito di recente la Consulta per gli Immigrati, abbiamo la figura del “consigliere aggiunto”. Anche con iniziative come questa vogliamo continuare a dare a tutti il messaggio di pace».

Nel pomeriggio, il convegno: “Educare alla pace in un modo globalizzato”, che si è svolto presso il liceo scientifico Galilei, con la nomina dei “Giovani Ambasciatori di Pace”, da parte di Madame Gabrielle Simond (Circolo Ambasciatori di Pace di Francia e Svizzera), in collaborazione con Living Peace International.

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