Una visione dell’uomo

Davanti alla complessità e alle sfide del mondo di oggi, un seminario organizzato dalla Scuola Abbà.

Nei primi anni ‘50, Igino Giordani, famoso scrittore, giornalista, politico ed esperto dei Padri della Chiesa, fece comprendere a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, e alle sue prime compagne la forza prorompente di novità che portava quel loro modo, semplice e naturale, di vivere e comprendere il cristianesimo.

Agli inizi degli anni ’90, fu il vescovo Klaus Hemmerle che sottolineò con passione la “dottrina” che era contenuta nella spiritualità dell’unità, che si era nel frattempo diffusa nei cinque continenti.

Oggi, a 30 anni da allora, la Scuola Abbà, il centro studi del Movimento dei Focolari nato da quella intuizione di Hemmerle, con un seminario fa il punto sul lavoro fatto e sulle prospettive per il futuro.

Fabio Ciardi, coordinatore della Scuola Abbà, spiega l’obiettivo di questi tre giorni: «Rivivere l’esperienza iniziata 70 anni fa con il patto di unità, davanti a Gesù eucarestia, tra Chiara Lubich e Igino Giordani, e proprio nello stesso luogo dove tutto cominciò nel 1949, a Tonadico. Vogliamo lasciarci illuminare dalla luce sgorgata da quel patto e coglierne la dottrina. È forse la prima volta che ci ritroviamo insieme con quasi tutti i membri della Scuola Abbà succedutisi negli anni. Sono presenti anche alcuni docenti qualificati dell’Istituto universitario Sophia di Loppiano, ed altri ospiti».

L’obiettivo, spiega Ciardi, è prima di tutto di insaldare l’unità tra i partecipanti, perché la Scuola Abbà continui ad essere quel ‘cenacolo di santità’ che garantisce il completamento della missione che Chiara le ha affidato: enucleare ed elaborare la dottrina contenuta nel carisma dell’unità.

«Con questo seminario – aggiunge Ciardi – in particolare vorremmo iniziare una riflessione su un tema che stava particolarmente a cuore a Chiara: la visione antropologica che emerge dal Paradiso ’49, come chiamiamo l’esperienza di luce vissuta in quegli anni dalle prime focolarine».

Ci sono oggi sfide epocali, di fronte alle quali i membri della Scuola Abbà si interrogano, ma in modo originale: «esperti di più di 20 discipline, infatti – commenta Ciardi – sono qui presenti e dialogano su temi comuni, tra saperi, conoscenze e metodi molto diversi. Un dialogo, però, basato sull’ascolto reciproco, sul coinvolgimento di mente e cuore, per cercare di intravedere vie nuove, utili per rispondere alle sfide del mondo di oggi».

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