“Viaggiare” con la cultura, anche in estate

Scoprire nuovi generi musicali con la famiglia è un "viaggio" che si può fare anche stando a casa, che si può sperimentare in questa estate speciale, segnata dal Covid 19, rispettando le dovute misure di sicurezza, come accade a Valderice, in Sicilia.
Foto di Jos Dielis - Trapani coast, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=34349686

Chi dice che “Estate” voglia significare solo mare, spiagge, piscina, uscire dalla calura? Estate è, invece, il luogo e il tempo anche per viaggiare. E poiché il Covid-19 ha portato tante limitazioni, uno dei modi per non fermarsi comporta apprezzare che la terra in cui si vive offre. Occorre però far attenzione alla stampa, alle locandine poste per la via, al passa-parola degli amici, non trovar scuse pensando d’aver troppi figli, di spender troppo… Perché anche loro, i figli, hanno bisogno di cultura, d’allenare e arricchire l’udito e la sensibilità ai diversi generi musicali.

Vogliamo così accennare alla rassegna “Valderice Estate 2020… Emozioni in Sicurezza”, in Sicilia. Valderice è la valle alle pendici della bellissima Erice, in provincia di Trapani. Qui, al Teatro Comunale “On. Nino Croce”, si è svolto in questi giorni lo spettacolo “Canzoni scordate”, un viaggio musicale, in cui la musica (per meglio dire, un percorso sonoro, fatto di canzoni tradizionali, serenate, canti di migranti e di lavoro, novene) è stata alternata a simpatici sketch, ma anche a riflessioni profonde sulle storie drammatiche di ribellione alla mafia siciliana a cura dell’artista, poeta e musicante (come ama definirsi) Mario Incudine, accompagnato dal maestro Antonio Vasta.

Per circa un’ora e mezza – a debita distanza gli uni dagli altri – si rimane ammaliati dalle stelle del cielo, ristorati dal fresco della vegetazione circostante, ritemprati dalle risate e dal battito di mani degli avventori presenti come, nel caso specifico, dalle piroette di Incudine, che univa le sue melodie canore ad una danza improvvisata, che aveva tutto il fascino del “lasciarsi andare” all’armonia del “qui ed ora”, grato d’esserci, d’essere col suo pubblico, ricambiato.

Perché è anche questo che la musica porta con sé: un bagaglio d’emozioni aperto a tutti coloro che hanno voglia di lasciarsi trasportare, mettendo da parte le difficoltà moderne di questa vita, per continuare ad amare tutto l’immenso che resta ed ammalia.

E se è vero che, ad un certo punto, chi ha figli giovani potrebbe vederli sonnecchiare accanto a sé, ogni qualvolta due coniugi riescono a persuadere e a portare i figli ad un evento culturale, la soddisfazione è grande.

La conoscenza, che è opposta all’ignoranza e all’ignavia, è, infatti, l’ingrediente base che occorre per divenire tutti più umani, che dà valore alla stessa esistenza, che fa anche comprendere l’importanza della tua bellissima seppur disgraziata (Paolo Borsellino, docet) terra. Dunque, viva sempre il viaggio, anche in estate! In qualsiasi modo esso avvenga.

Qualora voleste scoprire ed assistere agli altri eventi della rassegna estiva che, sotto la direzione artistica dei fratelli Katia e Giuseppe Oddo, avranno luogo al teatro di Valderice, avete tempo fino al 5 settembre.

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