Verso Francia 2016: alla Bastiglia!

Vincendo contro l'Azerbaigian, la nazionale azzurra si è matematicamente qualificata per la fase finale degli Europei di calcio 2016. Prospettive, rivali e speranze dell'Italia, in attesa della partita contro la Norvegia
Marco Verratti celebrato dai compagni di squadra dell'Italia

Valutate la Francia, amici sportivi, per la prossima estate: all’assalto alla Bastiglia del calcio parteciperà anche la nostra Nazionale, da sabato sera matematicamente qualificata alla fase finale degli Europei di calcio 2016. Parigi ci aspetta e l’obbiettivo qualificazione arriva alla prima chiamata disponibile, come aveva chiesto mister Conte: con un autorevole 3-1 in Azerbaigian, una nazionale promettente per capacità di manovra e dinamismo stacca il pass per la Francia così da rendere la prossima sfida di martedì, contro la Norvegia, una passerella.

 

A ridosso del centravanti vecchia maniera Pellè, Conte presenta una soluzione tattica assolutamente interessante se supportata dal sacrificio di tutti: Candreva ed El Shaarawy esterni offensivi ed un Eder in grande spolvero nel ruolo di seconda punta garantiscono ottime trame offensive che scardinano in più occasioni la retroguardia azera. Verratti in cabina di regia, affiancato dal prezioso “far legna” di Parolo, appare in costante crescita e in grado di dettare quei ritmi di cui il maestro Pirlo ha lasciato una pesantissima eredità. A completare il quadro difensivo, davanti a Buffon, i terzini in ascesa Damian e De Sciglio, anche se l’assodata coppia centrale Bonucci-Chiellini concede alla mezz’ora uno svarione che vale l’inatteso 1-1 degli avversari: Nazarov, uno dei più brillanti nel primo tempo, batte Buffon dal limite approfittando della doppia incertezza di Chiellini, su rinvio sbilenco, e di Bonucci, che non impatta il pallone spiovente di testa.

 

L’Italia era infatti partita subito aggressiva, trovando all’11’ un encomiabile vantaggio con Eder, liberato a tu per tu col portiere dalla verticalizzazione con il contagiri di Verratti. Non un lampo casuale, dato che l’asse Eder-Pellè costringe pochi minuti dopo ad un mezzo miracolo il portiere Agayev, chiamato ad un gran colpo di reni sulla conclusione ravvicinata del nostro centravanti. Dopo il fulmine a ciel sereno del pari azero, gli azzurri rimettevano match e qualificazione in carreggiata al 43’, quando Eder rifiniva con un tocco geniale per Candreva, bravo a liberare l’assist vincente a El Shaarawy che, alla terza chance (poteva già segnare al 36’ e al 37’, prima con uno stop e tiro di poco alto e poi in girata, conclusa sopra la traversa) non falliva il 2-1.

 

Nel secondo tempo i nostri azzurri gestivano la partita, sfiorando il tris con uno “scavetto” sul portiere di Eder, al quale solo il salvataggio di Sadygov sulla linea negava la doppietta, ma trovando la rete del definitivo punteggio con Darmian: bruciato Nazarov in anticipo sulla trequarti, il nostro terzino destro scaricava un rabbioso destro che valeva il suo primo gol in nazionale, alla sua 16ª presenza. Particolarmente brillante nel finale di gara “l’americano” Giovinco al fianco di Pellé: oltre a colpire una traversa su punizione, costringe all’espulsione Guseynov facendo intravedere grande dinamismo e motivazione.

 

«Quando sono fatte, le cose appaiono facili», afferma Conte a fine gara: in effetti, i mugugni e i dubbi di tanti alla vigilia delle qualificazioni, date le ceneri desolate sulle quali il nuovo ct era chiamato a ricostruire la nazionale dopo il disastroso Mondiale 2014, non avevano certo aperto la strada per gli Europei 2016 con ottimismo. Ma l’Italia c’è, con indubbio merito, e il campionato sta dando anche interessanti indicazioni: non abbiamo purtroppo eredi degni di mostri sacri come Baggio, Maldini, Nesta o Cannavaro, ma possiamo puntare sulla motivazione di un collettivo composto da nuovi giocatori vogliosi di emergere sul piano internazionale e guidati dalla proverbiale grinta di un tecnico affamato e determinato.

 

Oltre ai già noti De Rossi, Marchisio, Florenzi (utile anche in difesa sulla destra) e Montolivo in mezzo al campo, la fase offensiva potrà contare sulle grandi prestazioni a tre quarti di campo di Insigne, senza dimenticare l’atteso rilancio di Balotelli, il possibile ritorno ad alti livelli di Giuseppe Rossi e la motivazione dei giovani Zaza e Berardi, oltre al redivivo Quagliarella. Interessanti anche le prestazioni di nomi meno celebri quali Bonaventura al Milan e Soriano alla Sampdoria, mentre tarda ad esplodere il talento di Valdifiori al Napoli, anche per la spietata concorrenza alla corte di mister Sarri. In rampa di lancio i ventenni difensori centrali Romagnoli e Rugani, ancora balbettanti tra le fila di Milan e Juve, ma di sicuro avvenire, così come il terzino interista Santon, senza scordare l’esperienza e l’affidabilità di un veterano campione del mondo, in mezzo alla difesa, come lo juventino Barzagli, davanti ai pali tra i quali giganteggia ancora l’immarcescibile capitano Buffon. Dinamismo e sacrificio potranno forse non bastare a prevalere, ma potrebbero garantirci un Europeo 2016 da protagonisti.

 

L’assalto calcistico degli azzurri alla Bastiglia troverà sul proprio cammino la concorrenza di alcune illustri regine, ma non mancano clamorose sorprese. In un weekend di emozioni forti e di storiche ‪‎qualificazioni, il ‪Galles si aggiunge a ‎Belgio, ‪Germania, Portogallo, Irlanda del Nord, Romania, Austria, Inghilterra, Svizzera, Repubblica Ceca, Spagna, ‪‎Polonia e alla sorprendente Islanda. Menzione speciale per l’Albania del nostro Gigi De Biasi che, con la vittoria in ‪‎Armenia per 3-0, scrive una pagina indelebile nella storia calcistica del paese. La fase finale degli Europei di Calcio 2016, che si svolgeranno in Francia dal 10 giugno al 10 luglio 2016, riceverà altre risposte circa le qualificazioni martedì sera: intanto, coraggio azzurri, alla Bastiglia!

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