Una scuola di vita

Appunti di viaggio di un medico sportivo al seguito degli atleti italiani a Vancouver.
paralimpiadi

Paralimpiadi 2010, che emozione! Cielo turchese e montagne bianchissime, cartelli sparsi che vietano di nutrire gli orsi, nebbia da tagliare a fette e nevischio affilato contro il viso, la gondola skilift che porta su per le vette slittini hitech e sciatori determinatissimi e ovunque skimen indaffaratissimi ad affilare le lamine… Tutto questo è Vancouver 2010. Tom e Gerry, Masiello e oggi Melania Corradini i protagonisti indiscussi di questa avventura. Cinque le medaglie conquistate: bronzo e argento nello sci nordico, due bronzi ed oggi un argento nello sci alpino!

 

Ultimo giorno di gare per sci alpino, pochi minuti fa l’ultima gara di Tom e Gerry. Dal Maistro agguanta un fantastico argento in super combi. Ieri in sala massaggi la guida Balasso commentava: «Sono un pò triste; domani sarà l’ultima puntata del Tom e Gerry show». Un incanto che si conclude con una medaglia argentata. Gerry ieri sera nella festa con il presidente Pancalli ha ribadito: «È un peccato che non ci siano molti giovani pronti a sacrificarsi nello sport, è stata per me una scuola di vita e può dare molte soddisfazioni! Grazie ragazzi!».

 

21 marzo. L’ultimo giorno di gare vede gli sciatori del nordico impegnati nelle discipline veloci. Piove fitto, i guanti non proteggono, le scarpe sembrano di legno e i piedi di cristallo, ma l’Italia ha l’asso nella manica e Francesca Porcellato infuoca ogni cosa, vince tutto ed entra in finale. La sua pista sembra asfaltata e di prepotenza entra nella storia! Oro alle paralimpiadi estive ed invernali, a memoria mia episodio quasi unico. E tutto fa pensare ad una favola quando lei mi racconta come il 21 Marzo sia l’anniversario del suo incidente. 38 anni di paraplegia dopo che un camion la colpisce a meno di due anni di età. Dice: «Odiavo la neve,lì non ero capace e non potevo muovermi, poi circa cinque anni fa ho scoperto con lo slittino di un mio amico che sciare era bellissimo e potevo stare in quella natura bianchissima». I primi risultati incoraggianti da subito, e l’idea di lanciarsi anche negli sport invernali. «Nell’atletica mi sono sempre regalata una medaglia per il mio compleanno in estate; alcuni giorni fa mi sono ricordata che sarebbe stato l’anniversario del mio incidente, qualcosa era nell’aria». Francesca urla di gioia, la signora delle paralimpiadi ha conquistato anche la neve facendoci venire i brividi, questa volta non di freddo… e grida a tutti: «Ce l’ho fatta!».

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