Una minestra calda e un sorriso di speranza

A Roma, tra i tanti che si mobilitano a favore dei senza fissa dimora, degli anziani soli, ma anche dei "nuovi poveri", ci sono anche i membri  dell'Ordine di Malta
malta

Dai 170.000 pasti caldi serviti alle mense della speranza alle più di 12 mila ore di 'Vangelo di strada'. Sono 150.000 i poveri assistiti nel 2014 dal Gran Priorato di Roma dell'Ordine di Malta, insieme a centri di assistenza medica che sono ormai punto di riferimento per tutti e a posti letto per i nuovi poveri.

 

Una parrocchia – quella del Gran Priorato – che abbraccia Lazio, Toscana, Umbria e Marche, vivendo la Chiesta come un "ospedale da campo", secondo l'indicazione di Papa Francesco. I frati e i volontari della carità ascoltano i bisognosi in modo qualificato, con team specializzati composti da psichiatri e psicoterapeuti. Se ne prendono cura con spirito di fraternità e solidarietà, dando risposte concrete e mettendo al centro la persona e la sua dignità, la valorizzazione spirituale e l’umanizzazione dei luoghi. I poveri e gli anziani sanno che con questi uomini e donne della misericordia possono togliersi le bende, mostrare le ferite sconfitte senza paura di essere giudicati.

 

L’impegno riguarda gli emarginati, gli immigrati, i perseguitati, i rifugiati, senza distinzione di provenienza o di religione. E ancora le famiglie colpite dalla crisi, con un’attenzione particolare ai ‘nuovi poveri’, quelle persone che siedono alle mense della carità in giacca e cravatta. Anche loro, insieme a una minestra calda, ricevono un sorriso di speranza dopo aver perso la casa o il lavoro.

 

A queste mense non si fa la fila, si viene serviti. Sulla tavola, un fiore e una parola buona. “Il volontariato – spiega fra Giacomo Dalla Torre, Gran Priore di Roma – non è fare le cose nel tempo libero, ma donare del tempo vero a chi ha bisogno. È vivere insieme il Vangelo che è amore per gli ultimi e i poveri. Sapere che c’è sempre la Divina Provvidenza che ci rialza e ci fa credere che verrà di nuovo l’alba. Che c’è sempre una speranza, per tutti. A chi bussa alla nostre porte non chiediamo da dove venga e quale fede abbia”.

 

I numeri raccontano l'impegno dei volontari nell'assistenza ai bisognosi: 169.500 i pasti caldi serviti nelle Mense del Gran Priorato di Roma; 2.548 il numero degli interventi di carità; 1.015 interventi per assistenza sociale (17.036 complessive); 10mila anziani assistiti; 346 visite mediche per 4.486 ore di impegno; 137 interventi per distribuzione vestiario per 3.353 ore di volontariato; 552 per distribuzione alimenti per 19.695 ore di volontariato; 57 pranzi per i poveri per 2.060 ore di impegno dei volontari. E ancora: 125 progetti di assistenza particolari per 7.695 ore di impegno; 244 interventi di assistenza su strada per 11.840 ore di impegno; 72 interventi per docce e cambio per i bisognosi per 1.440 ore di impegno e 67.605 ore di assistenza ai bisognosi.

 

Raggiungono invece quota 341.438 euro i contributi economici agli assistiti, mente 1.937.511 kg sono stati i generi alimentari distribuiti e 6.192 i litri di generi alimentari; 1.724 i pacchi natalizi consegnati e 44.860 gli indumenti consegnati agli 'ultimi'; 1.950 docce e cambio per i poveri, 2.012 le risorse impiegate.

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