Trame d’autore

A Milano il Festival internazionale delle drammaturgie, a Catania Instrument Jam propone una Sicilia aperta e multiculturale, mentre a Roma ci si sfida a colpi di breakdance e street dance...

Trame d’autore a Milano
Prosegue fino al 22 settembre l’appuntamento con “Tramedautore – Festival Internazionale delle drammaturgie”, ideato e organizzato da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, per indagare la contemporaneità e le sue criticità attraverso diversi sguardi e linguaggi, verbali e non verbali. Questa diciannovesima edizione si cala nella cultura euromediterranea per il suo carattere intrinsecamente plurale, per creare un percorso drammaturgico e spettacolare che indaghi le regole della convivenza e delle relazioni per aiutarci a ricomporre orizzonti, senso, a superare solitudini. Il 18 settembre ha debuttato Brucia l’Europa di Mario Gelardi, Alessandro Palladino e Davide Pascarella – produzione Nuovo Teatro Sanità – per affrontare temi di grande attualità, dal terrorismo alla paura dell’altro e alla quotidianità alterata dalle fake news, attraverso cinque quadri ispirati ad altrettanti clamorosi atti terroristici accaduti in Europa, ma raccontati da un insolito punto di vista. S’interroga sull’immaginazione come unica forza capace di rivoluzionare le nostre vite Petronia, nuovo lavoro di Maniaci D’Amore, prodotto con il Teatro Stabile di Torino, e in scena il 19. Ad essere raccontata è la storia di un paese di pietra, dove nulla accade mai. Qui vivono due sorelle, Pania e Amita, che consumano i loro vuoti e infelici giorni seguendo una eterna serie tv, unica occupazione concessa alla popolazione femminile di Petronia. Il 20 debutta Volver, scritto e diretto da Giuseppe Provinzano e prodotto da Babel Crew per raccontare la vicenda di un’intera comunità di siciliani che si trasferisce in Argentina nei primi anni del secolo scorso fuggendo da una catastrofe – quella del terremoto di Messina del 1908 – e in particolare la storia di Nico e di Rosetta, due fratelli poco più che adolescenti, catapultati dall’altra parte del mondo alla ricerca di una vita migliore. Una ballata insieme dolente e gioiosa è lo spettacolo Storia di Giulietta dell’autrice palermitana Beatrice Monroy, con in scena Costanza Minafra e Silvia Scuderi, il 21, per la regia di Giuseppe Marsala. Con un punto di vista “rovesciato”, la storia è quella di una madre e una figlia che nate e vissute a Tripoli – ma ugualmente colpite dall’editto di Gheddafi che il 1° settembre del 1969 espelle dal Paese i ventimila italiani che vi risiedono, – devono lasciare la Libia. A chiudere questa edizione di Tramedautore sarà La veglia di Rosario Palazzolo, il 22, uno spettacolo beffardo, ironico e struggente, in cui l’ironia e la disperazione confluiscono nel medesimo fallimento, quello di chi immagina un qualsivoglia buon senso. E ancora, giovedì 19 alle ore 19 sarà possibile visitare la mostra/installazione a partire dal testo di Davide Carnevali Variazioni sul modello di Kraepelin, a cura degli allievi del Dipartimento di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera, mentre il 21 si terrà il Making of conferenza/spettacolo, a cura di ARchiThéâtres (Parigi), sulla creazione di uno spettacolo sulla gioventù europea, che coinvolge artisti francesi, italiani e rumeni. A Milano, Piccolo Teatro Studio Melato, Piccolo Teatro Grassi e Chiostro Nina Vinchi.

La Sicilia in danza
Una Sicilia senza confini e multiculturale, dove tradizione e contemporaneità si incontrano fino a fondersi in un miracolo di accoglienza. È Instrument Jam della Compagnia Zappalà Danza il titolo col quale s’inaugura la nuova stagione di Scenario Pubblico, sede della compagnia. Lo storico spettacolo, tra i più rappresentativi della compagnia siciliana, ben incarna il temperamento unico del suo direttore e coreografo Roberto Zappalà e unisce tre lavori del progetto Instruments creati nel corso di un decennio. In questa nuova versione sono aggregate le tappe dedicate a tre strumenti musicali che evocano la ricca tradizione isolana: il marranzano (o scacciapensieri) del virtuoso Puccio Castrogiovanni, i tamburi del percussionista Arnaldo Vacca, tipici del folclore siciliano, e l’hang, affidato al batterista Salvatore Farruggio. Una jam session coreografica dal travolgente timbro mediterraneo, con testi di Nello Calabrò , in cui sette danzatori, tutti uomini, interpretano con vigore e fierezza il grande Sud per rileggerne con occhio moderno gli usi e i costumi di ieri e di oggi. “Instrument Jam”, coreografie e regia Roberto Zappalà, musica originale Puccio Castrogiovanni, luci, scene, costumi Roberto Zappalà. Produzione Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza – Centro Nazionale di Produzione della Danza. A Catania, Scenario Pubblico, il 21/9; a Bologna, Teatro Comunale, il 24 e 25/9.

Gare di breakdance e Street Dance a Roma
L’edizione italiana del “Battle of the Year”, la più prestigiosa competizione di breakdance al mondo, torna a Roma il 21 e 22 settembre. L’evento si conferma come uno degli appuntamenti più attesi per gli appassionati di Breaking e Street Dance in Italia, grazie non solo ad una programmazione che include spettacolo, competizione e formazione, ma anche in virtù dei nuovi appuntamenti destinati ai più giovani, in linea con il panorama globale della breakdance. Gli eventi principali sono in programma il 21 settembre nell’arena del Teatro Golden. Il programma della giornata si aprirà nel pomeriggio con la Wild Card 1vs1, competizione aperta ai Bboys provenienti da tutta Italia che tenteranno di conquistare un posto fra i Top 8 della categoria ONE vs ONE, in sfida nell’appuntamento serale alle 20. L’appuntamento principale si aprirà quando le migliori Crew e i migliori Bboys della penisola si sfideranno in una grande serata di spettacolo-competizione fra Showcase e Battles per accedere alla Finale mondiale in programma a Montpellier (Francia) il prossimo 26 ottobre.

 

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