Torna a bruciare il fuoco di Olimpia

Affascinante cerimonia al Tempio di Era. Dopo una piccola parentesi in terra greca, 14mila tedofori porteranno la fiaccola di Sochi 2014 lungo le strade di tutta la Russia
L’attrice greca Ino Menegaki accende il fuoco olimpico per Sochi 2014

Il rito è sempre lo stesso, ma il fascino rimane immutato pur col passare del tempo. Nel corso di una scenografica cerimonia che si è svolta domenica mattina a Olimpia, nel luogo dove venivano celebrate le Olimpiadi antiche, la prima sacerdotessa, impersonata dall’attrice greca Ino Menegaki (nella foto), ha acceso intorno alle 11.45 il “fuoco sacro di Olimpia” sfruttando come di consueto uno specchio parabolico concavo fatto apposta per concentrare i raggi del sole. Poco dopo, come vuole la tradizione, ha acceso un esemplare della fiaccola realizzata dal comitato organizzatore delle Olimpiadi di Sochi 2014, in programma tra poco più di quattro mesi nella Russia meridionale, ed ha consegnato un ramoscello d’ulivo al primo tedoforo, Ioannis Antoniou, uno sciatore greco di soli diciotto anni. È partita così ufficialmente la “staffetta della torcia olimpica” che, dopo aver percorso la tradizionale settimana di passerella sul suolo ellenico, attraverserà le strade della nazione che ospiterà i prossimi Giochi invernali.

Sabato 5 ottobre, infatti, la torcia olimpica sarà consegnata alla delegazione russa nel “mitico” stadio Panathinaiko di Atene, quello in cui nel 1896 furono disputate le prime Olimpiadi dell’era moderna, e da lì partirà per iniziare un lunghissimo viaggio che si snoderà attraverso tutte le 83 regioni di questa nazione dal territorio immenso. La destinazione finale sarà ovviamente Sochi, nella parte meridionale della Russia, dove la sera del prossimo 7 febbraio, durante la cerimonia di apertura dei XXII Giochi olimpici invernali, l’ultimo tedoforo accenderà il tripode posto all’interno del nuovo avveniristico stadio olimpico. Durante questo percorso, lungo circa 65mila chilometri, la torcia toccherà più di 2.900 città e villaggi in un cammino che, assicurano gli organizzatori, porterà la fiaccola a passare nelle vicinanze del 90 per cento della popolazione russa (parliamo di oltre centotrenta milioni di persone), cercando così di far entrare gradualmente nel “clima olimpico” tutto il Paese.

Anche questa volta la fiaccola viaggerà su diversi mezzi di trasporto. Oltre che a piedi, infatti, i tedofori la porteranno in aereo, in treno, in macchina, in bicicletta, in nave e in elicottero. Alcuni di loro useranno poi la troika russa (una slitta trainata da cavalli), il gatto delle nevi e la motoslitta, tutti tipici mezzi di locomozione delle località turistiche invernali di quelle parti, ma la porteranno anche salendo su una funivia o su una mongolfiera. La grande novità di questa staffetta è rappresentata però dal fatto che, per la prima volta, tramite il veicolo spaziale Soyuz TMA-11M la fiaccola sarà portata anche nello spazio.

L’appuntamento è fissato per il prossimo 7 novembre quando, dal Baikononur Cosmodrome (la più vecchia e utilizzata base di lancio del mondo, posta sotto il controllo dell’amministrazione russa anche se geograficamente ubicata in Kazakistan), la torcia spiccherà il volo verso la stazione spaziale internazionale. All’interno del veicolo, per ovvie ragioni di sicurezza, il “fuoco” sarà sostituito da una luce artificiale, ma questo non diminuirà l’emozione dei cosmonauti Oleg Kotov e Sergey Ryazanski che, due giorni dopo, faranno fare alla torcia una simbolica passeggiata nello spazio. A riportare a terra la fiaccola ci penserà poi un italiano, Luca Parmitano. L’astronauta siciliano, pilota sperimentatore dell’Aeronautica militare, dividerà questo “onore” con la statunitense Karen Nyberg e il russo Fyodor Yurchikhin.

La fiaccola di Sochi 2014 (alta 95 centimetri per quasi 2 kg di peso) presenta un design futuristico ed è colorata prevalentemente di rosso, tonalità che tradizionalmente identifica nello sport la nazione che ospiterà le prossime Olimpiadi. Progettata e testata per resistere a condizioni climatiche estreme, che vanno da meno 40° a più 40°, la fiaccola ha il corpo in alluminio ed è stata realizzata nella città siberiana di Krasnoyarsk con materiale normalmente utilizzato per la produzione di missili balistici per sottomarini e per parti di razzi spaziali. La sua forma ricorda la piuma di una fenice, il mitologico uccello noto per il fatto di rinascere dalle proprie ceneri, protagonista di tante fiabe e leggende raccontate dai genitori russi ai loro bambini. Insomma, ci siamo. Il conto alla rovescia verso le prossime Olimpiadi è ufficialmente partito domenica. Mentre a Sochi fervono gli ultimi preparativi, agli appassionati di sport non resta che aspettare 130 giorni prima di godersi lo spettacolo unico che solo le Olimpiadi sanno offrire.

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