Terra, asfalto e fraternità

Nell'ambito delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, l'iniziativa originale di due sposi, in giro per il Paese su una vespa 50 special come messaggeri di fraternità
terra e asfalto

Immagina una Vespa 50 special color arancione del 1978. Immagina una giovane coppia che ama la terra, l’asfalto, l’avventura e il rapporto con gli altri. Immagina un sindaco che ha fatto della fraternità un obiettivo certo del suo orizzonte politico. Immagina un’associazione che ha lo stesso obiettivo e conta su 110 “amici Comuni”. Immagina un giro di 6 mila km…

 

Tutto questo e altro è “La fraternità corre in vespa”, un percorso nei, e per, i 150 anni dell’Unità d’Italia, alla scoperta della bellezza, della diversità e delle varie peculiarità di un Paese certamente speciale.

 

Protagonisti dell’iniziativa Giorgio Serafino e Giuliana Foresi e il “Generale Lee”, la loro vespa 50 appunto modello “special”.

 

Giorgio e Giuliana, coniugi di 36 anni, al sesto anniversario di matrimonio, abitanti di Montecosaro in provincia di Macerata, hanno il senso innato dell’avventura e la mai sopita voglia di “inseguire i sogni e percorrere sentieri e strade”. Hanno già battuto vie come Chicago-Los Angeles e i 4 mila chilometri di deserto nella leggendaria Route 66, quella che Jack Kerouac mitizzò in Easy Rider. Ma anche Marocco, Cambogia, Laos, Canada, Thailandia…

 

Oggi si sono lasciati contagiare dal sogno del loro sindaco, Stefano Cardinali, che essendo vice presidente dell’associazione Città per la Fraternità, li ha fatti innamorati di un’idea: nell’anno in cui si ricorda e si festeggia l’Unità d’Italia, percorrere lo Stivale in nome della fraternità, vera anima del nostro Paese, ingrediente essenziale delle relazioni tra persone e istituzioni.

 

E allora non ci hanno pensato troppo: cartine alla mano, calcolo dei chilometri tra ogni tappa, partenza da Montecosaro il 4 settembre e poi giù e su, su e giù per lo Stivale da centro al sud, isole comprese e poi di nuovo al nord, sia ovest che est e ritorno al paesello, uno dei borghi più belli d’Italia, il 26 ottobre, dopo aver macinato terra e asfalto, loro motto e nome del loro sito.

 

Toccheranno più di 40 città, grandi, come Genova, Roma, Milano, Firenze, o piccoli borghi, come Bard in Valle d’Aosta, Sotto il Monte a Bergamo, Castegnero nel vicentino, San Donato di Lecce, ecc.

 

Pasquale Boccia e Stefano Cardinali, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Città per la Fraternità, fin dagli albori dell’idea del “giro” d’Italia, si sono chiesti se, come 150 anni fa partì l’impresa dell’Unità, non si poteva “ripartire” per un’impresa altrettanto audace, quella di rinfocolare l’unità alla luce della fraternità.

 

Insieme ad altre città aderenti al loro sodalizio, si sono risposti di sì: oggi il Paese ha bisogno di osare, di volare alto e guardare al di là di contingenze, pur gravi da affrontare.

Poi anche un altra piccola coincidenza: la Vespa, lo scooter più famoso del mondo, nasce dalle macerie della guerra grazie al fortunato incontro di un abile imprenditore e di un geniale progettista ed è diventata, insieme ad altri prodotti, un simbolo del cosiddetto made in Italy, che altro non è che l’eccellenza della creatività e della maestria di centinaia di artigiani, operai e persone del nostro Paese.

 

Questa creatività, fantasia, cultura, natura, i tanti dialetti, così diversi e così univoci, affascinano Giuliana e Giorgio che riscaldano i motori del vecchio e glorioso Generale Lee e non vedono l’ora di macinare chilometri.

Hanno un piccolo compito, tappa per tappa: incontrare i primi cittadini e consegnare loro un messaggio ingaggiandoli, specie coloro che non sono stati già “contagiati”, nel voler fare della fraternità non un "di più" della politica, ma la sostanza, che dovrebbe definirne i metodi e gli obiettivi.

 

Città Nuova seguirà l‘avventura di Giuliana e Giorgio cogliendone non tanto e non solo l’avventura, ma il dietro le quinte di un viaggio dichiaratamente originale.

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