Squarci di judo azzurro

Prosegue la corsa verso le Olimpiadi di Rio. Nell’ultimo weekend, importante successo della romana Odette Giuffrida. Medaglia d’argento per Assunta Galeone
Odette Giuffrida

Spesso lontani dai riflettori dei media, che dedicano la maggior parte delle loro attenzioni sempre e solo a determinati sport, tanti atleti di tante diverse discipline stanno per ultimare il lungo percorso che alla fine porterà i migliori di loro ai Giochi olimpici di Rio della prossima estate. Nello scorso fine settimana, per quanto riguarda più in particolare il judo femminile, si è gareggiato in Italia, a Ostia (Roma). 149 atlete, in rappresentanza di 29 nazioni, si sono date battaglia sui tatami del PalaPellicone, per l’occasione gremito di tanti appassionati. In palio, punti importanti per la qualificazione olimpica, che si concluderà con i campionati europei in programma a Kazan (Russia) dal 21 al 24 aprile prossimi.

 

In questo torneo, fatta eccezione per il Giappone, erano presenti le altre nazioni leader mondiali di questa disciplina: dalla Corea del Sud alla Cina, dal Brasile alla Mongolia, dalla Francia alla Russia. Tra i tredici Paesi capaci di andare a medaglia troviamo anche l’Italia, grazie all’oro conquistato da Odette Giuffrida nella categoria riservata alle judoka con un peso inferiore ai 52 Kg, e alla medaglia d’argento ottenuta da Assunta Galeone (categoria 78 Kg). Giuffrida e Galeone, insieme a Edwige Gwend (63 Kg), sono al momento tra le nostre migliori interpreti di una disciplina che in tanti ragazzi che vi ci si imbattono fa scattare un vero e proprio “amore a prima vista”. Uno sport che s’infila sotto la pelle di chi lo pratica, che apre la mente e plasma il carattere insegnando valori importanti come il senso del sacrificio, l’amicizia, il rispetto del prossimo e delle regole.

 

La Giuffrida, ventunenne romana, si è resa protagonista di un torneo davvero entusiasmante. L’atleta italiana ha superato in modo autorevole, una dopo l’altra, la danese Lunding, la francese Duport e, in semifinale, la temibile mongola Adiyasambuu, guadagnandosi così il diritto di incontrare in finale la cinese Ma Yingnam, in questo momento numero sette del ranking mondiale.

 

Nel match per la conquista della medaglia d’oro la nostra rappresentante, dopo aver passato un periodo non proprio facile anche a causa di un brutto infortunio (la rottura del collaterale e del menisco), si è presa una bella rivincita sulla judoka cinese, guarda caso proprio l’atleta che l’aveva battuta nella finale disputata due anni fa nello stesso torneo. Odette ha disputato un incontro di altissimo livello, coinvolgendo il pubblico presente sugli spalti grazie ad un judo che non ha mai lasciato un attimo di respiro all’avversaria di turno.

 

In uno sport dove negli ultimi anni, anche a seguito di alcune modifiche regolamentari, capita sempre più spesso di assistere a incontri in cui prevale la tattica piuttosto che la tecnica, l’azzurra rappresenta una piacevolissima variazione sul tema. Odette, infatti, mette in ogni matchuna grinta e una determinazione davvero fuori dal comune, non risparmiandosi mai.

 

Considerata come una delle atlete più talentuose a livello giovanile dell’intero panorama mondiale, questa ragazza, dall’atteggiamento sempre “solare” e molto religiosa, ha iniziato a fare judo seguendo l’esempio del fratello più grande che già lo praticava e che vedeva sempre ritornare a casa felice dalla palestra. Da allora Odette ha vinto a livello giovanile un po’ tutto quello che c’era da vincere, poi, passata tra i senior, ha già centrato alcuni risultati importanti tra cui spiccano la medaglia di bronzo ottenuta nel Master disputato a Rabat lo scorso anno (la competizione che riunisce i migliori sedici judoka di ogni categoria), e i due quinti posti ottenuti, sempre nel 2015, ad europei e mondiali.

 

La Galeone, ventinovenne napoletana che nel tempo libero ama leggere e andare al cinema, causa il forfait di alcune delle migliori judoka della sua categoria era accreditata in questo torneo della testa di serie numero uno. Un compito, quello di partire favoriti, che può pesare come un macigno, soprattutto se si deve gareggiare davanti al pubblico amico. Ne sa qualcosa proprio l’azzurra Edwige Gwend, anche lei accreditata alla vigilia del ruolo di favorita nei 63 Kg, che questa volta è incappata in una giornata storta uscendo sconfitta già al termine del primo incontro che l’ha vista opposto alla britannica Renshall. Assunta, Susy per gli amici, ha invece sconfitto prima la francese Garry, e poi in semifinale la sudcoreana Park.

 

Ad attenderla in finale ha quindi trovato l’ostica cubana Castillo, in questo momento numero ventitré del ranking mondiale ma già capace di risultati importanti come la vittoria ai Giochi Panamericani del 2014 e, soprattutto, come il secondo posto ai Giochi olimpici di Pechino del 2008. Al termine di un incontro tiratissimo, risolto peraltro solamente al golden score (i tempi supplementari di questo sport), e con un verdetto arbitrale abbastanza discutibile, la judoka italiana si è dovuta accontentare della medaglia d’argento (stesso piazzamento già ottenuto in questo torneo nel 2013). Si tratta sicuramente di un ottimo risultato, anche considerando che Assunta è reduce dai postumi di un infortunio che le ha impedito di disputare gli ultimi tornei del 2015.

 

Così, grazie alle medaglie conquistate nell’ultimo fine settimana, le nostre due judoka hanno scalato altre preziose posizioni nel ranking olimpico e adesso, per loro, la qualificazione a cinque cerchi (praticamente invece già in tasca per la loro compagna Gwend) è un po’ più vicina.

 

Foto di Emanuele Di Feliciantonio (FIJLKAM)

 

Le atlete vincitrici di medaglie all’European Open di Ostia (Roma) 2016

 

48 Kg: 1. Bo Kyeong Jeong (KOR) 2. Edna Carrillo (MEX) 3. Nathalia Brigida (BRA) e Shishi Xie (CHN)

 

52 Kg: 1. Odette Giuffrida (ITA) 2. Yingnan Ma (CHN) 3. Bundmaa Munkhbaatar (MGL) e Tsolmon Adiyasambuu (MGL)

 

57 Kg: 1. Lola Benarroche (FRA) 2. Chen-Ling Lien (TPE) 3. Theresa Stoll (GER) e Minju Kim (KOR)

 

63 Kg: 1. Tserennadmid Tsend-Ayush (MGL) 2. Karolina Talach (POL) 3. Jiyun Bak (KOR) e Junxia Yang (CHN)

 

70 Kg: 1. Maria Perez (PUR) 2. Irina Gazieva (RUS) 3. Naranjargal Tsend Ayush (MGL) e Chao Zhou (CHN)

 

78 Kg: 1. Yalennis Castillo (CUB) 2. Assunta Galeone (ITA) 3. Yujin Park (KOR) e Lkhamdegd Purevjargal (MGL)

 

+78 Kg: 1. Song Yu (CHN) 2. Sisi Ma (CHN) 3. Maria Suelen Altheman (BRA) e Idalys Ortiz (CUB)

I più letti della settimana

Chiara D’Urbano nella APP di CN

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons