Smog, le proposte per far respirare il Nord Italia

Il sole che sta illuminando l'Italia nei primi giorni del 2020 sta contribuendo a far aumentare i livelli dell'inquinamento atmosferico. I blocchi del traffico e i divieti per camini e stufe non risolvono un problema annoso e strutturale. Qualche proposta di Legambiente e Coldiretti.

Una cappa di smog attornia il benzinaio della stazione di servizio sulla Piacenza-Brescia. Sono le otto del mattino e pare abbia piovuto, l’asfalto è bagnato, la carrozzeria delle auto pure. E la visibilità diminuisce. Tutta colpa dell’anticiclone. Tra le sei e trenta e le sette, quando albeggiava il cielo ero uno spettacolo blu intenso, bellissimo. Poi ecco la cappa di smog che imprigiona il sole e una fascia di colore fumo segna l’orizzonte a perdita d’occhio. Praticamente dall’inizio dell’anno il bel tempo e le temperature leggermente sopra la media favoriscono le polveri sottili. E le città del Nord Italia – da Torino a Venezia passando per Milano, Padova, Rovigo, Treviso, Vicenza, Verona, Mantova, Ravenna Ferrara, Modena, fino a Firenze – sono asfissiate dallo smog. Ma se si continua troviamo pure Napoli, Perugia, Rimini e Roma.

In alcuni capoluoghi di regione si è ricorsi alle limitazioni del traffico, come ad esempio nel torinese e nell’alessandrino, dove secondo l’accordo di Bacino padano, devono restare fermi dalle 8 alle 19 anche i diesel Euro 5 (costruiti prima dell’1 gennaio 2013). Così pure le auto a benzina sino agli Euro 1 e i veicoli commerciali a gasolio sino agli Euro 3. In Lombardia ieri blocchi della circolazione sono stati revocati per via dello sciopero regionale dei treni. A Milano, però, nessuna marcia indietro su Area B e Area C che restano attive.

In Veneto – dove a Venezia si è raggiunto il livello 1 di inquinamento – nel capoluogo e a Padova, Treviso, Rovigo, Vicenza, dalle 8.30 alle 18.30, devono fermarsi i diesel sino agli Euro 4 compresi, i benzina sino agli Euro 1, i mezzi commerciali diesel sino agli Euro 3 e i ciclomotori Euro zero. Vietato anche l’uso di caminetti e stufe.

In Toscana sotto la lente c’è l’area di Firenze dove è previsto lo stop per i diesel sino agli Euro 3. E se da un lato le previsioni danno bel tempo, temperature miti con sole e giornate gradevoli, dall’altro lato la preoccupazione è molta e riguarda tutta la pianura Padana, perché se non ci sarà un calo dello smog, già nel mese di gennaio si arriverà al livello massimo di inquinamento, quello “viola’, che blocca tutte le auto euro 5 e introduce altre limitazioni, ancora più severe.

Una proposta per ridurre lo smog la fa la Coldiretti e cioè quella di aumentare parchi e giardini, pubblici e privati, «perché le aree verdi ‘mangiano’ le micropolveri‘. Un ettaro di piante – sostiene l’organizzazione agricola – in un anno elimina circa 20 chili di polveri e smog. Non si può continuare a rincorrere le emergenze – aggiunge la Coldiretti – bisogna intervenire in modo strutturale».

In attesa che vengano realizzate nuove aree verdi, Legambiente ricorda che «oltre a Torino altre 5 città italiane hanno fatto l’en plein superando 6 giorni su 6 i limiti di legge per le polveri sottili: Rovigo, Padova, Treviso, Venezia e Vicenza», e che uno studio condotto da epidemiologi del Barcelona Institute for Global Health sostiene che l’inquinamento indebolisce le ossa e aumenta il rischio di osteoporosi. «L’inalazione delle particelle inquinanti potrebbe portare alla perdita di massa ossea attraverso lo stress ossidativo e l’infiammazione causati dallo smog».

Sta di fatto che la lotta all’inquinamento atmosferico deve diventare sempre più una priorità per tutti i paesi industrializzati: sui giornali e alle ‘tavole rotonde’ si fa un gran parlare di danni ambientali e di surriscaldamento del pianeta, ma non bisogna trascurare gli effetti nocivi che l’inquinamento ha sulla salute umana. Dicono le agenzie della salute che il peggioramento della qualità dell’aria che respiriamo comporta un aumento generale dei problemi di salute (soprattutto nei soggetti più deboli, come i bambini e gli anziani) e una maggiore incidenza di malattie cardiocircolatorie, patologie respiratorie e tumori. Certamente si discute anche sull’efficacia delle limitazioni del traffico, che pare non siano sufficienti.

Per risolvere il problema dello smog, le misure devono essere più incisive e mirate a promuovere altri tipi di mobilità. Esistono anche la pittura e l’asfalto che assorbono lo smog e semplici accorgimenti che, se seguiti regolarmente, potrebbero forse evitare di peggiorare una situazione già critica. Legambiente suggerisce ad esempio di evitare gli sprechi di energia elettrica limitando al necessario l’illuminazione e l’uso degli elettrodomestici; utilizzare i mezzi pubblici e la bicicletta almeno quando è possibile; ridurre l’uso degli impianti di condizionamento, limitare quello del riscaldamento e prediligere le fonti di energia alternativa e rinnovabile, installando panelli solari e sistemi fotovoltaici; scegliere lampade a basso consumo, come i Led, oltre a frigoriferi e congelatori di classe energetica superiore. oche regole da applicare ogni giorno che, se diffuse e rispettate, rappresentano un’eccellente misura di prevenzione e di tutela per l’ambiente e l’ecosistema.

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