Slot Mob di popolo a Trento

Grande manifestazione nel centro della città davanti al bar che per primo ha deciso di liberarsi delle slot machine. Segnali di una rete nazionale che cresce.
trento slot mob

Il marciapiede e parte della strada davanti al civico 131 di via Perini a Trento è pieno di ragazzi, adulti, diverse mamme con bambini. Per l’occasione all’interno del bar gestito da Ivan c’è anche un “angolo morbido” curato dal Punto Famiglie  del Comune di Trento dove poter giocare e discorrere. È proprio vero, in un bar senza slot c’è più spazio per le persone. Ne incontro varie oggi, 24 gennaio, mobilitate contro le nuove povertà e dipendenza dall’azzardo. Martina è arrivata con i suoi compagni di classe, accompagnati da un’insegante. Le chiedo perché è qui e mi risponde con la schiettezza dei suoi diciott’anni: “Semplicemente perché giocare alle slot non serve a niente.

È l’occasione – aggiunge Marco – per dire che ci si può divertire in molti modi”. Li accompagna Claudia: “è un’occasione per manifestare il prorio pensiero in modo originale, un’occasione per riflettere ed aprire spazi di dialogo su un tema importante”. Stefano fa parte della Consulta degli studenti della Provincia di Trento che ha proposto la partecipazione a questo evento come il primo appuntamento per approfondire temi inerenti alla legalità. “Abbiamo fatto un massiccio volantinaggio, pubblicizzando non solo l’appuntamento al bar, ma anche la possibilità di incontrarci in piazza il pomeriggio e la partecipazione all’incontro pubblico Gioco d’azzardo? No grazie. Pochi di noi sono potuti venire al bar questa mattina perché impegnati a scuola, ma l’idea e le motivazioni dello Slot Mob sono arrivate a tanti. Penso sia importante soprattutto far circolare le idee per diffondere un cultura diversa”.

Giacomo è circondato da un bel gruppo di clienti del bar. Suona la chitarra e come si fa quando ci si trova tra amici, cantano i grandi classici, ma non solo, perché lui è anche cantautore e con la sua musica gli piace dire ciò che fa, comunicare le sue passioni, esprimere ciò in cui crede. In un momento di pausa mi racconta di aver conosciutodelle persone che frequentano dei gruppi di auto mutuo aiuto (dell’associacione A.M.A.) sul gioco d'azzardo patologico: le loro storie, la loro esperienza incontrollabile con il gioco d’azzardo ha ispirato Zugo ale Slot  “Ho voluto dirlo a modo mio, nel dialetto trentino, con ironia – ma non troppo – ed affrontare una problematica sociale che sta colpendo il Trentino ma anche tutta l'Italia, che può arrivare a rovinare famiglie e vite umane”.

Daniela, con cui volentiri condivido l’aperitivo, trova molto positivo il fatto che l’iniziativa sia partita da giovani cittadini, sostenuti da tante associazioni, che possono manifestare così il loro modo di pensare facendosi promotori dell’iniziativa. Elena ha incontrato per caso un collega che l’ha invitata: “a me sembra un’idea stupenda che dà la possibilità di mettersi insieme e far vedere che siamo in tanti a pensarla così; mi auguro che possa essere l’occasione anche per altri gestori di locali a prendere la decisione di eliminare le slot”.

Ivan, il gestore del bar, lascia il bancone e sta in mezzo alla gente. Diversi vogliono intervistarlo e trova anche il tempo per giocare al calciobalilla. Intanto racconta che è rimasto stupito dalla partecipazione: “Non mi aspettavo un’affluenza così massiccia, che manifesta il fatto che c’è tanta gente che la pensa come me. Capisco – continua – chi non fa il passo di togliere le slot perché costutiscono, in un momento di crisi, un’importante fonte di guadagno, ma io lo rifarei”. Per molti, in effetti, come per Silvia, “prendere il caffè da Ivan è stato un modo per partecipare in modo concreto, non solo morale, ad un’iniziativa che apre tante questioni in un tempo come quello che stiamo vivendo. Non cambieremo il mondo – continua – è un piccolo passo, ma è quello che possiamo fare. Se ci mettiamo insieme siamo più incisivi e come è successo oggi, prendiamo e diamo coraggio”.

Nonostante il freddo, i trampolieri che spiccavano tra le teste dei manifestanti al bar di Ivan continuano nel pomeriggio in piazza Duomo per un momento di gioco e incontro Alla riscoperta della Piazza. All’incontro pubblico promosso dal Forum delle Associazioni del Trentino, il Comune di Trento e l’associazione A.M.A., son presenti anche il Sindaco Alessandro Andreatta e diversi politici trentini. La sala gremita e attenta ascolta il contributo dell'economista  Luigino Bruni, docente universitario e  tra gli ideatori di Slot Mob  e il deputato  Mario Sberna tra i promotori dell’intergruppo parlamentare per il contrasto al gioco d’azzardo.

Diciannovesimo appuntamento, ma non l’ultimo: il gioco continua.

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