Siamo tutti sulla stessa spiaggia

Bianchi e neri, provenienti dal Nord e dal Sud del mondo, uomini e donne, siamo tutti legati all'unico filo della speranza in un domani migliore. Tratto dal web, vi proponiamo un cortometraggio realizzato dal circolo culturale "Don Puglisi-Impastato"
Immigrato del video Siamo tutti sulla stessa barca

Dalla storia vera di Nick Vujicic, passiamo a migliaia di storie vere, quelle di chi ogni anno sbarca sulle coste italiane in cerca di rifugio. Secondo l’Istat, la percentuale di stranieri presenti in Italia è aumentata linearmente, passando dall’1,9 per cento del 2004 al 4,9 per cento del 2014. Nel 2013 gli sbarcati sono stati 42.925 (fonte Ministero degli Interni). Nel 2014, nei soli mesi di giugno e di luglio si sono registrati 46 mila immigrati (fonte AGI); da inizio anno, secondo l'UNHCR, si è superata quota 100mila.

Ogni numero è una vita, ogni vita è una storia. Il video che proponiamo oggi è un cortometraggio realizzato dai ragazzi del circolo culturale “Don Puglisi – Impastato”, associazione di Pozzallo (RG) che si mette in gioco per confrontarsi e partecipare attivamente alla vita della città. Clicca qui per vedere il video.

Come afferma il professor Vincenzo Buonomo, docente di diritto internazionale all’Università lateranense di Roma, nell’ultima intervista su Cittanuova.it, «La mobilità umana collegata ai conflitti sta diventando sempre più rilevante e, a mio parere, non viene presa in considerazione in modo adeguato. È in atto un cambiamento sostanziale nella composizione etnica, culturale e religiosa del tessuto europeo».

E noi, siamo pronti a questo cambiamento? Riusciamo a fare nostre queste storie per considerarci tutti un’unica famiglia?

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