Sebastiano, ti prendo per mano

Sette canzoni, un cd e uno spettacolo teatrale per il progetto, diffuso tra i comuni dell’Empolese Valdelsa, nato per insegnare ai bambini ad affrontare le situazioni di rischio. Oltre ai comportamenti da tenere, o evitare, in caso di catastrofi naturali.

La musica, le canzoni e l’arte per educare i bambini ai comportamenti e alle buone pratiche da tenere in caso di calamità naturali: è quanto fa, dal 2016, il Progetto “Sebastiano, ti prendo per mano”, diffuso tra i comuni del Circondario dell’Empolese Valdelsa.

Promosso, nel 2013, dal Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Firenze, finanziato dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile e realizzato tramite un accordo fra la Misericordia di Firenze e l’Università, il progetto coinvolge i bambini delle scuole primarie che, attraverso le avventure fantastiche ma realistiche di un loro coetaneo, Sebastiano, imparano come comportarsi in caso di: alluvione, frana, eruzione vulcanica, terremoto o maremoto.

firenze-opera«Sebastiano è un ragazzino che vive in un paese immaginario, un villaggio sul pendio di una collina che in realtà è un vulcano, a pochi passi dal mare, sottoposta ad alcuni problemi idrogeologici», racconta Mario Costanzi, dell’Associazione Suonamidite onlus, autore della musica del progetto, «ma a differenza dei suoi coetanei, lui sa come comportarsi, è un punto di riferimento per i bambini del suo paese, ai quali spiega, di volta in volta, cosa fare in caso di calamità, per affrontare i rischi».

L’idea vincente di “Sebastiano, ti prendo per mano” è quella di dare vita ad un’ambientazione narrativa e musicale avvincente, dove sono inserite semplici nozioni di sicurezza.

«Io sono anche autore della cornice narrativa – spiega Costanzi –, ma i testi delle canzoni sono scritti insieme al ricercatore Francesco Mugnai, che poi è anche la persona che ha seguito tutta la produzione del CD che è nato dal progetto, con i disegni di un altro ricercatore, Emanuele Intrieri».

Descritto nella canzone che apre il CD come “un tipo strano, faccia sapiente e un gran libro in mano”, Sebastiano non è un “nerd” ma, come spiega il suo autore, soltanto un bambino molto curioso: «Lui ha a cuore la sicurezza del luogo dove vive, e quindi cerca di capire la natura, che non considera “nemica” ma una realtà da conoscere e scoprire nei suoi sommovimenti, per imparare a gestirli e a conviverci. È questo che Sebastiano insegna ai suoi coetanei».

milano-museo-scienzaIl cuore del progetto si svolge nelle classi delle scuole primarie dove, con la mediazione di operatori artistici e scientifici appartenenti alle strutture locali di Protezione Civile, il canto si alterna a momenti di lezione frontale ed aiuta i bambini a “fissare”, giocando, le buone pratiche imparate.

«Ormai, oltre ai laboratori didattico-educativi in classe, nei comuni dell’Empolese Valdelsa, che proseguirà fino al 2022, Sebastiano, ti prendo per mano sta avendo anche una certa divulgazione scientifica – racconta Mario Costanzi –, e il prossimo aprile, parteciperemo con un intervento ad un convegno organizzato dalla European Geosciences Union (EGU), che si occupa della divulgazione delle Scienze della Terra, dell’ambiente e che promuove la collaborazione tra scienziati».

Nel 2015 il progetto, per l’occasione ribattezzato Sebastiano all’Opera!, è diventato anche uno spettacolo, andato in scena al Nuovo Teatro del Maggio “Opera di Firenze”, coinvolgendo nella realizzazione 220 bambini di una scuola di Empoli.

Nel 2017, Sebastiano, nella veste di una moderna istallazione, THE SEBASTIANO EXPERIENCE, è diventato uno dei progetti di arte e scienza partecipante alla mostra “Resonances”, promossa a Milano dal Centro Europeo di ricerca di Ispra (VA).

 

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