Scuse e vendetta

Cosa fare quando un rapporto entra in crisi? Da dove ripartire? Al di là delle proprie responsabilità, è necessario partire da noi stessi. Rimettendosi in gioco. Facendo il primo passo. Verso l’altro. Così ci invita a fare Jaro Krˇivohlavý, autore de Vince chi sa perdere, come gestire le crisi e i conflitti interpersonali appena uscito per i tipi di Città Nuova.
Vince chi sa perdere (Città Nuova

Una volta mi sono trovato a fare una consulenza a una coppia in crisi. Il marito aveva commesso un grave tor­to, e ne era consapevole. Diceva: «Sono stato forse troppo duro, ma lei mi ha irritato e provocato. Non è stata col­pa mia, ma sua». Questa invece la versione della moglie: «Forse sono stata troppo acida e ho alzato un po’ la voce, ma è il mio carattere. Lui lo sa e doveva rispettarlo. È stata colpa sua, visto che non ne ha tenuto conto».

È molto difficile riconoscere le proprie colpe nelle cri­si interpersonali. Quando ci si vuole riconciliare, dunque, non bisognerebbe mai usare le parole: “ma”, “se” o “for­se”. Perché? Perché ciò spinge l’altro a difendersi, e così la via della riconciliazione è ostruita. C’è una bella differenza tra il dire: «È vero, ero arrabbiato, perciò ho sbattuto la porta», e il dire: «Ho sbattuto la porta, ma tu mi hai pro­vocato, perciò è colpa tua».

Da quanto detto finora si potrebbe concludere che debba confessare le proprie responsabilità solo chi ha pro­vocato. Ma è un bene che anche la vittima sappia ricono­scere la parte che ha avuto nell’accaduto. Molte volte nelle mie consulenze mi capita di parlare con persone che stan­no vivendo un conflitto, e il torto non è mai da una sola parte. L’idea che io sia un angelo e tu il diavolo ostacola ogni possibile riconciliazione. È solo ammettere i propri torti e le proprie responsabilità che rende possibili il per­dono e la riconciliazione.

Da Vince chi sa perdere, come gestire le crisi e i conflitti interpersonali di Jaro Krˇivohlavý (Città Nuova, 2014). Per acquistare la tua copia clicca qui.

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