Salvador e la salita incontro al Padre

La storia di Salvador è tratta dal Vangelo del giorno
Fonte: Pixabay

Quando il nostro primogenito si è am­malato di Aids, ci è parso che il mondo ci cadesse addosso. Solo perché ci sen­tivamo sostenuti da quanti condivide­vano con noi questa tragedia abbiamo trovato la forza di unire il nostro dolore a quello di Cristo in croce. Salvador ha vis­suto i due anni della sua malattia come una straordinaria salita incontro al Padre, cercando di mostrarsi sereno per non vederci piangere; i medici stessi rimane­vano edificati dal suo comportamento. Passavamo ore accanto al suo letto a leggergli qualche brano del Vangelo, a pregare o cantargli le sue canzoni pre­ferite; con semplicità parlavamo con lui anche del passo che lo attendeva. In uno di questi momenti “speciali” mi ha con­fidato: «Mamma, so che l’ora si avvicina e ti voglio chiedere un favore: quando partirò non vestirmi con abiti nuovi, ma con quelli che ho sempre indossato». Or­mai prossimo alla fine, ripeteva: «L’amo­re, l’amore è l’unica cosa che vale». Se­reno fino all’ultimo istante, non ha mai avuto un momento di disperazione. Era cosciente di nascere ad una nuova vita.

(Ernestina, dal Messico)

 

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