Ruffini: dalla Cei al Vaticano

Papa Francesco nomina il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione. La prima volta di un laico a questo livello di responsabilità
Paolo Ruffini con Papa Francesco (foto Vaticannews.va)

Accogliamo con molta gioia la notizia della nomina di Paolo Ruffini, finora direttore di rete di Tv2000, a Prefetto del Dicastero per la Comunicazione. È la prima volta di un laico come capo dicastero in Vaticano. Papa Francesco, dunque, prosegue nella linea di apertura verso i laici chiamati ad assumere ruoli di responsabilità negli ambienti vaticani. È solo del mese scorso, ad esempio, la nomina a rettore della Lateranense di Vincenzo Buonomo, laico e sposato pure lui, come Ruffini.

Con alcuni colleghi di Città Nuova lo avevamo incontrato giusto qualche settimana fa presso la sede di Tv2000 dove ci aveva accolti con grande cordialità. L’occasione era nata dal comune desiderio di possibili sinergie fra il nostro Gruppo editoriale e l’emittente Cei, animati, come siamo, da obiettivi condivisi.

Un curriculum di rilievo, quello di Ruffini. Nato a Palermo nel 1956, laureato in Giurisprudenza presso l’università La Sapienza di Roma, ha lavorato a Il Mattino, Il Messaggero, il Giornale Radio Rai, il Canale Gr Parlamento, Radio 1, Inblu Radio, Rai3, La 7 e, infine, dall’aprile 2014, a Tv2000 e Radio InBlu, dove ha ricoperto il ruolo di direttore di rete. Diversi i premi di giornalismo ricevuti, secondo quanto riferisce la sala stampa vaticana.

Quello che va a presiedere Ruffini è un organismo complesso, istituito da papa Francesco nel 2015, nato dall’accorpamento dei diversi media della Santa Sede (Radio Vaticana, Centro Televisivo Vaticano, Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; Sala Stampa della Santa Sede, Servizio Internet Vaticano, Servizio Fotografico e, più di recente, Libreria Editrice Vaticana e Tipografia Vaticana), confluiti nel portale Vatican News.

Di “chiamata imprevista” parla Ruffini, in una dichiarazione rilasciata all’agenzia Sir. «Mi è capitato molte volte nella vita di dover cambiare ruolo. Di dover ricominciare – ha confidato –. Sempre in maniera non prevista. Ma questa è la più imprevista di tutte. Quella di papa Francesco è stata una chiamata che mi ha sorpreso, che non mi aspettavo, per un compito così grande da essere anche misura e ammonimento costante della mia personale piccolezza. Di fronte a questa chiamata – ha aggiunto – potrò sempre e solo esprimere la mia gratitudine. E mettere a disposizione di un disegno più grande tutto il mio impegno, tutto quel che so e tutto quel che sono».

E in riferimento all’attuale lavoro ha detto: «Gli anni a Tv2000 sono stati per me un cammino bellissimo, entusiasmante, fatto con persone straordinarie. Per questo ringrazio i vertici della Chiesa italiana che mi hanno chiamato, dato fiducia e sostenuto. E ringrazio tutti i colleghi (a cominciare da Lucio Brunelli, il direttore delle news) che lo hanno reso possibile, e reale, ogni giorno. Sono stati giorni e anni che non dimenticherò mai».

Auguri, caro collega, per questa grande responsabilità, segno indubbiamente di una grande fiducia meritata sul campo, come testimoniano anche i risultati degli ultimi anni a Tv2000!

 

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