Rosetta è arrivata alla meta

Per la prima volta una navicella spaziale è in orbita intorno ad una cometa. Immagini ravvicinate mai viste. Un successo europeo, ma anche italiano
Cometa

All’Agenzia spaziale europea hanno festeggiato: si apre un nuovo capitolo nell’esplorazione del Sistema Solare. Dopo un inseguimento durato dieci anni, infatti, la sonda europea Rosetta è riuscita nel non facile compito di individuare nel vuoto dello spazio interplanetario la cometa Churyumov-Gerasimenko, poi l’ha inseguita attraverso mezzo Sistema Solare, avvicinata gradualmente con estrema precisione, e infine agganciata entrando in orbita intorno a questa specie di patata bitorzoluta (una "paperetta spaziale" secondo alcuni scienziati).

Il prossimo passo sarà lo studio della superficie di Rosetta per trovare il luogo migliore dove far atterrare il piccolo lander Philae. Questo veicolo, nel novembre 2014, si staccherà dalla sonda madre e si poserà sulla cometa. Appena atterrato dovrà agganciarsi al suolo per mezzo di arpioni, in modo da non rimbalzare via e perdersi nello spazio. Successivamente trapanerà la superficie per estrarre ed analizzare il materiale di cui è composta la cometa.

Rosetta rimarrà aganciata alla cometa per molti mesi, inviandoci immagini dal vivo di come si modifica la superficie e composizione di Rosetta man mano che si avvicina al Sole, gli gira intorno e poi si allontana di nuovo verso Giove.

L’aspetto della cometa, per il momento, non ha niente di poetico. È solo un freddo blocco di sabbia e ghiaccio che, nel buio dello spazio, corre verso il Sole. Come il brutto anatroccolo della favola, però, questo insignificante sasso spaziale diventerà improvvisamente uno splendido cigno man mano che il calore del Sole, riscaldandolo fino a far evaporare il ghiaccio, creerà quella scia luminosa che è l’elemento caratteristico (e poetico) delle comete più belle.

Un’ultima nota riguarda il nome della sonda: Rosetta. Come la stele trilingue, trovata nel 1799 nel delta del Nilo, permise per la prima volta di decifrare i geroglifici egiziani, così si spera che Rosetta dia un deciso impulso allo studio delle caratteristiche (e dei misteri) del Sistema Solare. Il nome del lander, invece, Philae, ricorda l’isola dove fu trovato un obelisco che ha aiutato nella comprensione della stele di Rosetta.

La sonda Rosetta è stata progettata dall’ente spaziale europeo (Esa): molti degli strumenti scientifici a bordo sono italiani.

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons