Roma. Testimonianze di libera informazione

Un premio in ricordo di Hrant Dink istituito dalla comunità armena

Un premio giornalistico ideato dal consiglio per la comunità armena di Roma in collaborazione con Reporter senza frontiere. L’iniziativa è partita nel 2007 all’indomani dell’uccisione di Hrant Dink, giornalista armeno di cittadinanza turca che, con il suo giornale bilingue Agos, aveva cercato di sostenere la conciliazione tra i due popoli. La difesa delle minoranze e le sue parole di speranza erano diventate così pericolose da esporlo prima alla reclusione nel 2005 e poi all’assassinio proprio di fronte alla sede del giornale che aveva fondato. Pur scosso dalle numerose intimidazioni, aveva deciso di restare al proprio posto, continuando a fare pressione per il rispetto dei diritti civili e la convivenza democratica. Dink era infatti convinto del valore della convivenza tra islam e cristianesimo: «Ascoltando le cinque colonne islamiche mi ricordo di essere cristiano; la convivenza fa crescere la consapevolezza e alimenta la conoscenza». Per questo la moglie, durante gli imponenti funerali con la presenza di molti turchi che portavano la scritta “siamo tutti armeni”, aveva parlato di una nuova era per la Turchia. La cerimonia della consegna del premio per la libertà di informazione, assegnato al giornalista Toni Capuozzo, avverrà venerdì 22 gennaio presso il Pontificio Collegio Armeno.  

 

 CC_Città_Nuova_Italia_2010/01/19

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