Ritroviamoci al muretto, tra il reale e il virtuale

Vi proponiamo un articolo tratto dalla rivista Teens, la rivista di Città Nuova fatta dai ragazzi per i ragazzi, su come alcuni giovani hanno vissuto i rapporti con i coetanei durante la pandemia.

L’8 Marzo 2020 la vita di tutti noi in Italia è stata cambiata da una parola: pandemia. Chiusi in casa ci siamo trovati in una situazione difficile, per tanti impossibile, quindi che fare? Un gruppo di ragazzi e giovani, prima di aver compreso realmente quello che stesse accadendo in Italia e in tutto il mondo, spinto dal desiderio di rivedere gli amici, una volta vicini ma diventati improvvisamente lontani, ha creato un punto di ritrovo virtuale: il muretto. Poche ore son bastate per aprire uno spazio affinchè nessuno si sentisse solo, dove ancora oggi è possibile accedere dalle 3 del pomeriggio fino a tarda notte, mediante la piattaforma Zoom.

Il nome strizza l’occhio alle vecchie comitive, che avevano come punto di ritrovo i muretti delle proprie città. Rapidamente ragazzi di tutte le età hanno riempito le videochiamate di risate, condivisioni, musica, ma anche di momenti profondi e difficoltà. Nella solitudine della propria stanza, ognuno ha visto colorarsi di gioia le proprie giornate: c’è chi ha condiviso tempo, ansia e libri all’interno delle “aule studio” virtuali, chi si è sbizzarrito con le molte iniziative ed eventi proposti sulla piattaforma: dal 1 Maggio a Loppiano “Now loading” alla preghiera interreligiosa che coinvolgeva diverse persone di tutto il mondo.

Io, nella difficoltà dell’essere al termine della scuola superiore, ho avuto l’opportunità di non sentirmi mai sola, e soprattutto di fare nuove amicizie virtuali, che si sono poi concretizzate durante una piccola vacanza insieme ad alcuni di loro, che con grande gioia sono venuti a trovarmi per un week-end al mare, una volta concluso l’esame. È stato un momento bellissimo! Siamo passati dal virtuale al reale eppure già ci conoscevamo (anche se non ci eravamo mai visti dal vivo) e avevamo condiviso tante cose di noi seppur mediante uno schermo di computer o cellulare.

È stato entusiasmante stare assieme – anche se solo per pochi giorni – con i miei amici di sempre che conosco sin da quando sono piccola e con i nuovi amici conosciuti “grazie” al Covid-19. Questa esperienza ha quindi permesso di trovare e ritrovare nuovi amici, dalla Spagna al Qatar, dal Nord al Sud dell’Italia e del mondo, annullando le distanze in un periodo in cui è stato necessario mantenerle; così è potuto nascere virtualmente il mondo unito partendo dalla fraternità e dalla convinzione che non esistono differenze tra noi… se non su che cosa mettere sopra la pizza!

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