Rischio licenziamenti a Tor Vergata

70 persone sarebbero in esubero al Policlinico di Roma. Le proteste dei lavoratori vanno avanti con un presidio davanti e all’interno della struttura in attesa di risposte e proposte
Presidio a Tor Vergata

Numerose le persone in bilico che, con questa spending review, si giocano il lavoro e la vita familiare.

Da ormai dieci giorni vanno avanti le proteste dei 330 lavoratori tra ausiliari e operatori socio sanitari della società Arcobaleno SRL, che rischiano di perdere il posto di lavoro per gli imminenti tagli al Policlinico Tor Vergata di Roma. Sarebbero 70 le persone da mandare a casa.

Da lunedì 22 settembre i lavoratori si sono insediati con un primo presidio davanti all’ingresso della struttura, accampandosi con tende, facendo sentire la loro voce con striscioni pieni di amarezza e con una raccolta firme. Da ieri pomeriggio, invece, è iniziato il presidio interno per l’occupazione della direzione generale. Questi uomini e donne, in alcuni casi anche padri e madri di famiglia, esigono risposte dalla direttrice generale Tiziana Frittelli, che da quest’anno ha assunto la guida del Policlinico.

Ci si domanda come sarà possibile mantenere nel tempo lo stesso standard qualitativo, dal momento che le utenze aumentano, ma il personale diminuisce. Ancora una volta siamo di fronte all’ennesimo problema di riduzione del personale che ha ricadute su un diritto inalienabile della persona, quello della salute che viene prima del bilancio.

Una soluzione possibile, che era stata fatta intravedere ma non ancora concretizzata, sarebbe l’internalizzazione del personale del Policlinico, con un risparmio sulla spesa di 11 milioni. Si spera che le trattative in corso vadano a buon fine e che la vicenda si concluda positivamente per tutti.

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