Reciprocità ed educazione per un nuovo rinascimento della persona e della comunità

Il presente contributo si propone di introdurre il concetto di “reciprocità” dal punto di vista pedagogico-educativo, prospettato nella sua più ampia dimensione dialogica. L’intrinseco rapporto “identità-alterità” viene qui inquadrato non solo nel suo dinamismo socioaffettivo, ma nella sua più autentica caratteristica morale. Per cui, ogni azione è morale se guidata dalla volontà di contribuire alla realizzazione dell’altro. Ne consegue una legge fondamentale della reciprocità: quella dell’amare
per primi, un atteggiamento che è educativo nella misura in cui è dono gratuito, senza baratti o ansia di ritorno, attraverso cui il figlio o l’allievo, a sua volta, impara a rispondere al dono ricevuto dai suoi maestri, n una danza dai vicendevoli aggiustamenti e rinforzi. Come pista di ricerca, l’Autore propone tre accezioni del termine “reciprocità”: reciprocità “biosociale” (come forma di solidarietà istintiva-naturale); reciprocità “normativa” (come forma contrattuale di scambio); reciprocità “elettiva” (come una forma intenzionale di scambio gratuito, regolato da “volontà di comunione”).

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