Quando l’economia diventa pop

Una scuola popolare per comprendere la finanza e operare scelte consapevoli nella gestione delle proprie risorse. Un modo per esercitare i diritti e conoscere anche i rischi degli azzardi e degli investimenti. Si parte giovedì 20 da Firenze grazie a Banca Etica e a Fiba Cisl
Operatori bancari

Lo spread, i bond, il rating, la tobin tax sono termini entrati a far parte della nostra quotidianità ma non sempre sappiamo cosa significano e cosa comportano poi sulla nostra vita. Da qui l'idea di una scuola popolare di economia promossa da Banca Etica in collaborazione con Fiba Cisl social life e Arci. Si inaugura a Firenze, giovedì 20 giugno alle 21.00 con una conferenza-spettacolo dal titolo Pop Economy. Lo spettacolo aprirà a un percorso di educazione finanziaria con l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per operare scelte consapevoli nella gestione delle proprie risorse attraverso una migliore alfabetizzazione finanziaria, la conoscenza dei propri diritti e la consapevolezza di rischi e opportunità in ambito finanziario. Nata dalla stretta collaborazione tra le due “anime” di Banca Etica, ossia i soci del territorio e i lavoratori della filiale regionale di Firenze.

In un frangente storico segnato dalla crisi finanziaria che negli ultimi anni ha prodotto conseguenze drammatiche sull'economia reale di tutto il mondo, la serata apre la prospettiva di una riflessione votata ad indirizzare il risparmio e gli investimenti dei singoli e delle istituzioni verso le imprese migliori, capaci di coniugare efficienza economica, innovazione, rispetto dell’ambiente e dei lavoratori.

Accanto alla necessità di stabilire e far rispettare regole rigorose che impediscano gli eccessi della finanza speculativa, emerge più che mai infatti la necessità di garantire a cittadini e risparmiatori di accedere a un'educazione finanziaria di base, che permetta loro di imparare ad utilizzare il denaro e i servizi bancari e finanziari in modo consapevole e responsabile, per proteggere sé stessi e la collettività dalle conseguenze più nefaste di chi persegue solo profitti sempre più alti di brevissimo periodo.

Se “la Borsa non è un gioco”, slogan spesso di moda ma solo raramente altrettanto efficacemente adottato in pratica, nel nostro Paese una corretta e diffusa educazione finanziaria risulta obiettivo molto lontano da quella che è la realtà e, in materia di alfabetizzazione finanziaria, l’Italia continua ad essere fanalino di coda rispetto ai Paesi sviluppati. Secondo i dati riportati dalla Commissione europea, in Italia il 16 per cento della popolazione adulta non usufruisce di alcun servizio bancario di risparmio o di accesso al credito. I sei incontri programmati dalla Scuola popolare di economia si terranno ogni 15 giorni e saranno tenuti da operatori esperti delle organizzazioni aderenti presso la sede l'Auditorium della Cisl Toscana di Firenze, dalle 17,30 alle 19,30 a partire dal 7 ottobre.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni sulla scuola è possibile scrivere all’indirizzo: spe@bancaetica.org

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