Perugia: un laboratorio su dialogo e pace fra religioni

Nel percorso verso il convegno ecclesiale di Firenze, dal 7 al 9 maggio un momento di approfondimento sul tema: “Dalla solidarietà alla fraternità: identità, estraneità e relazioni per un nuovo umanesimo”

Un momento di approfondimento su un tema essenziale nel mondo turbolento di oggi: quale ruolo per la dimensione interreligiosa nel contesto storico e culturale? È possibile una concreta condivisione tra esponenti di religioni diverse nella riflessione sull’uomo, nella prospettiva di un nuovo umanesimo?

 

Quello previsto a Perugia il 7-9 maggio prossimi è il primo di tre “laboratori” nazionali di preparazione al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze, organizzato dall’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI, dal Dipartimento di Filosofia-Scienze Sociali-Umane e della formazione dell’Università degli Studi di Perugia, dalla Commissione politiche sociali e Lavoro della Conferenza Episcopale Umbra e dall’Istituto Teologico di Assisi.

 

Il laboratorio di fatto costituisce un momento di dialogo intra ed extra ecclesiale, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Perugia e diversi istituzioni di ricerca internazionali, come Università Cattolica di Lyon, Notre Dame University, Puc di Rio de Janeiro e Istituto Universitario Sophia di Loppiano, oltre che Istituto Teologico di Assisi.

 

Il programma affronterà il tema del rapporto tra società civile, fraternità e dialogo interreligioso con specifici interventi sul riconoscimento dell’altro da sé e l’identità, ma anche sulla relazione tra etica ed economia con l’intervento di vari docenti universitari.

 

I lavori di venerdì vedranno una riflessione tenuta da Piero Coda (Istituto Universitario Sophia), Adnane Mokrani (Pontificio Istituto di studi arabi) e Giuseppe Laras (rabbino capo di Ancona) sul tema Nel nome dell’Unico, per un’antropologia di pace, a cui seguirà un intervento del tavolo ebraico-cristiano-islamico di Firenze.

 

Sabato il dialogo si incentrerà su L’uomo tra Oriente e Occidente con Massimo Raveri (Università Ca’ Foscari di Venezia), Svamini Hamsananda Giri (Unione induista italiana) e Raffaello Longo (Unione buddista italiana).

 

Il laboratorio si presenta come un momento significativo perché traccia una strada nella direzione del dialogo interreligioso, mettendone in luce l’importanza nella vita della Chiesa italiana. Indica anche come la marginalità di questo dialogo nei contesti quotidiani delle nostre comunità, sia un segnale di ripiegamento su di sé che va superato.

 

In pratica si tratta di prendere sul serio il richiamo di papa Francesco a guardare ed andare fuori, verso gli uomini di ogni condizione e religione che vivono insieme a noi e con noi possono condividere la prospettiva di un nuovo umanesimo.

 

L’evento sarà anche digitale, nel senso che sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming collegandosi al sito web www.firenze2015.it. Inoltre video interviste, articoli di sintesi e fotografie verranno pubblicate sui social network ufficiali (Facebook, YouTube, SoundCloud).Gli utenti di Twitter potranno partecipare al live twitting con l’hashtag

#Firenze2015Lab.

Infine, sarà possibile partecipare a momenti di dibattito tramite messaggi diretti all’account @Firenze_2015 (o via email all’indirizzo redazione@firenze2015.it)

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