Persona, comunità, cultura.

Dall'inciviltà dell'individualismo alla civiltà dell'amore
In questo articolo l'autore, in una panoramica sulla situazione dell'uomo contemporaneo, tenta di delineare un quadro di riferimento socio-culturale. Rileva un doppio movimento culturale: da un lato, la situazione di crisi antropologica ed etica che investe la società contemporanea, sempre più attratta dal culto dell'ego, acuitosi dopo il crollo del collettivismo marxista; dall'altro, la richiesta di etica che pure è presente nel circuito di pensiero, anche in alcune tendenze del cosiddetto "postmoderno". Si apre cosÌ per il pensiero contemporaneo una nuova sfida: ripensare e ridefinire oggi i grandi termini che hanno segnato il percorso dell'Occidente, persona, comunità, cultura, in una visione attenta al mutato contesto storico e culturale, ma anche capace di riscoprire e rivalutare le radici cristiane, approfondendo il discorso sia a livello teologico che antropologico, recuperando l'idea di creazione, di amore cristiano (agape), e l'Idea di altro come prossimo. Accettando la sfida dell'alterità, e ripensandola in una nuova prospettiva di pensiero ispirato a un cristianesimo autentico, sarà possibile rifondare una cultura che consideri la persona-in-reciprocità, per passare da una inciviltà dell'individualismo alla "civiltà dell'amore".

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