Per una città solidale

Inaugurato il nuovo Poliambulatorio dell’Opera San Francesco. La fantasia della carità: competenza, senso organizzativo e impegno morale  
Nuovo ambulatorio Osf

La città di Milano mostra in questi giorni un altro esempio di solidarietà. È da sempre la città dagli orizzonti ampi, accogliente e solidale. Nella città dove si buttano ogni giorno 180 quintali di pane, i frati del poverello di Assisi hanno distribuito nel 2009, nella loro mensa, 668.998 pasti completi: pranzo e cena ogni giorno dell‘anno nella mensa di C.so Concordia.

 

Mentre per le 8.407 docce e gli 8.407 cambi d’abito il centro è in Via Kramer. Lì sono anche stati praticati 108 trattamenti anti scabbia. Al guardaroba hanno avuto accesso 4.436 utenti; sono stati distribuite 1.638 coperte, 927 lenzuola, 3.366 giubbotti, 16.423 camicie, 534 sacchi a pelo e 3.797 paia di scarpe. Questa è l’Opera San Francesco per i poveri, e questi dati sono raccolti nel bilancio sociale 2009.

 

Ma c’è di più: sempre nel 2009 sono state eseguite 33.356 prestazioni mediche, mentre sono state donate 75.000 confezioni di farmaci e 66.314 chili di generi alimentari. È la fantasia della carità che stimola e suscita continuamente nuovi progetti, nuove forme di aiuto. Ora come ai tempi di San Francesco, fra Maurizio, fra Domenico, suore e volontari.

 

Un esercito: sono 568 i volontari per un totale di oltre 50.000 ore l’anno. Cifre grandissime. Cifre che raccontano l’immensità del lavoro verso i più bisognosi, chi ha fame, chi ha bisogno di vestiti. E chi necessita di cure mediche. Per questo è stato inaugurato un nuovo Poliambulatorio presso il convento dei frati cappuccini in piazzale Velasquez, composto di otto ambulatori medici, tre dentistici e una farmacia.

 

«Questa struttura – ha detto il sindaco di Milano Letizia Moratti durante l’inaugurazione – rappresenta un nuovo presidio di solidarietà, che contribuirà a rafforzare la collaborazione virtuosa tra Comune di Milano e Opera». Un lavoro che l’amministrazione comunale sostiene con un contributo di 35 mila euro.

 

Il servizio è garantito da 224 volontari, di cui 137 medici e 16 dipendenti. La nuova struttura prende il posto del vecchio ambulatorio di via Bixio. Anche qui alcuni dati significativi: particolarmente richieste le prestazioni di medicina di base (16.500 interventi) e di odontoiatria (4 mila) che permettono agli utenti di usufruire di cure e controlli che difficilmente potrebbero sostenere privatamente e che, di solito, non vengono erogate dalle strutture pubbliche.

 

Altro importante servizio offerto dall’ambulatorio dell’Opera San Francesco è il servizio farmacia che, oltre ai malati visitati nel poliambulatorio, dà accesso anche ad esterni: nel 2009 sono stati 2.307 , di cui 1.027 inviati dagli ospedali. «Si tratta prevalentemente di italiani che non hanno abbastanza soldi per acquistare i farmaci non dispensati dal servizio sanitario nazionale».  

 

L’Opera San Francesco dei poveri confida che la nuova struttura sanitaria rappresenti a pieno titolo la fantasia della carità tanto auspicata e venga percepita come un servizio consapevole e attento costruito con competenza, senso organizzativo e impegno morale. Un servizio che ha un duplice significato: alleviare le pene e le paure di chi soffre, e impegnarsi per il bene comune, di tutti e di ciascuno.

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