Per ricordare 3P

Sedici anni fa veniva ucciso Padre Pino Puglisi. Una serie di eventi tiene viva la memoria del sacerdote che ha pagato con la vita il suo impegno per riscattare i bambini del quartiere Brancaccio.

Sono trascorsi sedici anni dalla sera in cui padre Pino Puglisi venne ucciso davanti alla porta di casa sua, nel quartiere Brancaccio a Palermo. Quest’anno per la prima volta la curia del capoluogo, la parrocchia di San Gaetano e il Centro Padre Nostro organizzano una serie di manifestazioni per ricordare l’assassinio di 3P, come lo chiamavano affettuosamente i suoi ragazzi.

 

Ieri sera una fiaccolata è partita da piazzale Anita Garibaldi a Brancaccio per raggiungere il Centro Padre Nostro, voluto dal sacerdote per riscattare i ragazzi e i bambini del quartiere: impegno che ha pagato con la vita, ma che non è finito quella sera di sedici anni fa. Proprio pochi giorni fa il centro è stato colpito da un attacco intimidatorio: nella notte tra domenica e lunedì qualcuno si è introdotto nella struttura, provocando diversi danni e rubando alcuni attrezzi da lavoro. Segno che l’opera intrapresa da don Puglisi continua ad essere bersaglio della criminalità.

 

Oggi, giorno dell’anniversario, l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo aprirà l’anno pastorale della diocesi ricordando il sacrificio di questo martire della fede, che la chiesa considera servo di Dio. La messa in ricordo di 3P sarà celebrata alle 18 nella cattedrale della città.

 

Alle 21, presso il centro sportivo, i ragazzi di Brancaccio presenteranno la canzone L’Aquila Maestra, dedicata a padre Puglisi e composta dai volontari del Centro Padre Nostro.

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