Passi di fraternità

In risposta all'editoriale sul killeraggio politico, tanti comuni italiani hanno scelto la via delle buone pratiche e della partecipazione civica
Il centro di Deruta
Il nostro direttore, a cui va il nostro più sentito grazie, ha scritto un accorato “pezzo” sulla situazione della stampa e dei media in genere assolutamente ricoperti di fango. Come dargli torto? Lui asseriva nell’articolo: «… purtroppo il fango è tanto, ormai, che di diamanti se ne vedono proprio pochi, la mattina, quando si sfogliano centinaia di pagine di carta». Ma sarà perché di queste notizie non ne parla nessuno, sarà perché la ricerca dell’oro si è sempre fatta in mezzo alla fanghiglia, che, nel cerca, cerca abbiamo trovato qualche pietruzza preziosa, forse perché parlare di diamante è troppo o troppo prematuro, ma …..

 

 

La cronaca. Montecosaro, Tolentino, Pisa e Deruta cosa hanno in comune? Apparentemente niente se non essere tutte nello splendido centro d’Italia. Eppure il comune denominatore si chiama Associazione Città per la Fraternità che i lettori di Città Nuova hanno avuto modo di conoscere, nata a Rocca di Papa nel dicembre 2008 e che conta più di 70 città italiane aderenti.

 

Allora tra l’estate e l’autunno in questi territori ci si impegna, sindaci in testa, perché la fraternità esca dagli scaffali di politologia, di filosofia, di sociologia e diventi pietra viva della comunità. Montecosaro, borgo tra i più belli d’Italia, una delle capitali del Distretto calzaturiero del Made in Italy, poco più di 6.500 abitanti, guardando alla sicurezza pensa alla comunità e così ristruttura due caseggiati, lì da in gestione ad associazioni di volontariato e per tutta risposta un’altra associazione di volontariato, di persone di età over, eufemismo che preferiamo ad “anziani”, ristruttura uno spazio attiguo, rendendo anch’esso fruibile alla comunità. All’inaugurazione c’era la comunità, nonostante la pioggia estiva e, piove sul bagnato, qualche lacrima per lo sforzo e la soddisfazione. Sono passi di fraternità che Stefano Cardinali, sindaco di peso dell’Associazione, essendo il vice-presidente, ha iniziato a fare con una convinzione “convinta”!

 

Tolentino, anch’esso splendida cittadina marchigiana, che col suo Sindaco Luciano Ruffini ha aderito all’Associazione italiana “Città per la Fraternità in una domenica di inizio settembre ha voluto organizzare addirittura la Festa della Fraternità con la partecipazione della comunità cittadina e di tantissime realtà associative marchigiane sia produttive che culturali o di volontariato che presenteranno le proprie attività istituzionali. Ma anche musica, sport e voglia di essere uguali, liberi e “fratelli”, come titolava l’invito alla manifestazione.

 

Deruta, splendida città umbra, patria indiscussa della ceramica, nonostante i venti quasi monsonici della crisi economica che sferza l’orizzonte dei suoi tanti e straordinari artigiani. Nel suo centro storico, per 15 giorni si vive una kermesse dall’ambizioso titolo: “Magia di un’arte”, contenitore culturale dedicato alla ceramica e all’artigianato artistico locali e quant’altro. Ma vi è spazio anche per la nostra “materia”, proprio nel giorno, 11 settembre, dove la fraternità sembrava essere stata abbattuta insieme alle Twin Towers di Manhattan. “Abbiamo scelto questo giorno – ha detto il sindaco Verbena – in cui il mondo ha vissuto un dramma di disgregazione. Vogliamo dimostrare che ci si può ritrovare sui temi della fraternità, in una rete unica promossa dai Comuni che hanno aderito a questo patto. Questa rete potrà produrre nel futuro anche un raccordo con tutte le componenti della società civile, anche rivedendo delle leggi di un sistema economico ad oggi fortemente in crisi anche finanziaria. Soprattutto i giovani sono gli artefici ed il modello della società che andiamo a costruire in futuro. La fraternità non può essere vissuta in disparte ma deve entrare fortemente, in maniera umanizzante, nella società”.

 

E si deve dar atto che in Umbria ci credono sul serio e ci lavorano altrettanto seriamente Infatti l’adesione all’Associazione Città per la Fraternità ha fatto nascere “Città in rete in Terra d’Umbria”, con oltre 20 Comuni firmatari e con le realtà di Massa Martana, Spoleto, Montefalco e, appunto, Deruta, che fanno da testa d’ariete di iniziative e di laboratori specie per, anzi, con i giovani.

 

Ultima tappa Pisa. Non c’è bisogno di grandi presentazioni per la Repubblica Marinara dalla Torre pendente, ma che oggi, per bocca del sindaco, Marco Filippeschi, vuole aggiungersi il titolo anche di città della fratellanza universale. Certo si inizia con un passo alla volta, ma un goccio di sana utopia non guasta! E l’inizio è stato un recente incontro con il Presidente della Provincia di Pisa, il Sindaco di Pisa, il Sindaco di Montecosaro, il vicesindaco del Comune di Incisa Valdarno, rappresentanti del Comune di Volterra ed altri amministratori. Alla fine qualcuno affermava, timidamente che si è costruito un pezzettino di città fraterna. Per il resto non c’è fretta. Del resto per la nascita di un diamante ci vuole tempo.

 

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