Padre Novo, un cofondatore dei Focolari

L'omelia del Vicario Provinciale dei Frati Minori, padre Mario Favretto, in occasione della messa esequiale a Grumolo delle Abbadesse (1 agosto)
Funerale di Padre Novo a Grumolo

Tra qualche giorno, il 6 agosto, Padre Andrea avrebbe ricordato 70 anni dalla sua Prima Professione dei Voti come Frate Minore nella Regola e Vita di S. Francesco.

Nel 50° di Ordinazione, che ebbe la grazia di ricevere a Betlemme nel 1949, Padre Andrea ha scelto come frase del suo Giubileo le parole di Gesù: «Se uno non rinasce di nuovo, non può vedere il Regno di Dio».

Questa esortazione di Gesù ha accompagnato Padre Andrea fin da giovane Frate sacerdote, quando la sperimentò in modo nuovo durante un incontro con Chiara e il Movimento dei Focolari, e poi in ripetute situazioni ed esperienze fino all’età matura, fino ad ora in cui il Signore lo ha invitato a sperimentare questa nuova nascita in pienezza, nella totalità dell’incontro definitivo che passa da Sorella morte. «Se uno non rinasce di nuovo», praticamente per Padre Andrea è stata una vera, autentica Parola di Vita.
 
Dopo gli anni della Formazione e degli Studi, ciò che ha caratterizzato maggiormente la vita di questo caro fratello è stata l’animazione e il servizio ai consacrati dentro il Movimento dei Focolari.

Dapprima egli ha iniziato come Responsabile della Segreteria Centrale dei religiosi dell'Opera di Maria.

Poi, dal marzo 1980, su mandato e obbedienza della nostra Curia Generale: a tempo pieno per il Movimento dei Religiosi nell’Opera di Maria.

In tutti questi lunghi anni dedicati al Movimento, posso dire qualcosa che ci riguarda, qualche tratto importante e bello del suo rapporto con l’Ordine Francescano.

Sempre puntuale e desideroso di: incontrare, aggiornare, condividere col Ministro Provinciale.

Sempre quando tornava in Provincia, ogni anno, cercava e chiedeva spazio per un incontro personale… per raccontare o per passare in rassegna un’annata di lavoro (ricordo i suoi incontri nell’appuntamento annuale in Curia…).

Oltre ai suoi resoconti di attività internazionali e di viaggi in ogni parte, ciò che Padre Andrea trasmetteva del suo lavoro, del suo servizio, era: la passione!; era il trasporto interiore con cui faceva ogni cosa, con il quale preparava ogni incontro.
 
Uno degli aspetti più sentiti e ritenuto punto cardine della sua attività era il lavoro tra i giovani che – diceva – «rispondono in modo meraviglioso e incredibile».

Per questa sua convinzione ed esperienza, molto tempo ed energie egli le ha spese per la formazione dei formatori.
 
Era convinto che la Vita Religiosa «racchiude e conserva gran parte della ricchezza e del patrimonio della millenaria vita della Chiesa». Questa sua convinzione e conoscenza ebbe modo di essere approfondita dall’opportunità di assistere ad alcune sessioni pubbliche del Concilio Vaticano II°. Per questo poi sentiva forte la sua missione di promuovere la fedeltà a tutti i valori e a tutte le espressioni della Vita Consacrata.
 
Licenziato in Scienze presso la Sorbona – Parigi, e con due anni di Specializzazione a Napoli, S. Chiara, fu richiesto poi, e si dedicò a più riprese all’insegnamento. Ma con il passare degli anni le richieste e le attese riposte nella sua persona aumentavano.

Padre Andrea da giovane sacerdote, subito dopo la specializzazione, è richiesto espressamente e con insistenza … da tanti, da tutti!

1. È atteso in Terra Santa, dove era già stato come studente.

2. Lo volevano in Delegazione di Terra Santa a Roma.

3. È richiesto dal Segretario di Stato, Giovanni Montini, futuro Papa Paolo VI, per una missione delicata che intendeva affidargli.

4. Viene richiesto da Igino Giordani per un nuovo ufficio che il Papa voleva avviare presso la Santa Sede.

5. È richiesto come predicatore in Curia Generale OFM, dal Ministro Generale Sepinski, per delle missioni speciali.

6. È richiesto alla Provincia e all’Ordine da Pasquale Foresi, il quale attesta a suo riguardo una cosa molto bella: che P. Andrea per il Movimento, ma anche per il nostro Ordine dei Frati Minori, è stato come un “profeta”, un precursore che ha affrettato i tempi.

Scrive infatti don Pasquale Foresi: «Padre Andrea ha svolto la sua opera sia quando avevamo grandi difficoltà con la Curia Romana, sia quando tanti Vescovi erano contrari al Movimento, mentre l’Ordine Francescano, con una intuizione davvero soprannaturale, ha sempre consentito questa attività. Padre Andrea è stato un grande aiuto e noi lo consideriamo come uno dei cofondatori del Movimento».
 
Nel servizio ai consacrati, a lui affidato, Padre Andrea ha dovuto muoversi, correre e raggiungere i religiosi in ogni parte della terra: dalle grandi metropoli, ai centri sperduti in fondo all’Amazzonia o in Africa. Così egli ha vissuto la missione di annunciare il Regno di Dio e di portare l’Amore nel cuore di tanti ma veramente tanti, in tutto il mondo.

A lui che, rinato di nuovo, «ha creduto all’Amore», non mancherà ora la ricompensa di Colui che è l’Amore, Amore senza fine.
 

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