Parliamo di CAP: Cile, Argentina, Paraguay

Dramma politico, economico e sociale nel Cile, l’Argentina e il Paraguay a causa della pandemia di Covid 19. Ne parliamo il 3 maggio, alle ore 17, con Alberto Barlocci dal Cile e Silvano Malini dal Paraguay.

La pandemia attacca con forza l’America Latina. Sebbene i Paesi avessero affrontato positivamente la prima ondata, la seconda è arrivata con più forza, provocando seri problemi non solo sanitari ma anche economici e sociali, e ha evidenziato le carenze dei governi. Ora, rimandare le elezioni sembrerebbe rimandare anche la democrazia.

Il ritmo delle vaccinazioni in Cile è ottimale, con oltre il 40% della popolazione immunizzata contro il Covid 19. Tuttavia, il rilassamento delle misure preventive e l’apertura delle frontiere hanno provocato un incremento dei contagi, principalmente con la comparsa della variante brasiliana e un’altra autoctona. Questo ha originato un aumento della povertà, disoccupazione e lavoro precario. Come conseguenza, le elezioni per l’Assemblea costituente sono state rimandate, e con esse, la messa in atto di una nuova Costituzione, con tutti i danni che quello comporta per i cittadini e per la ripresa del Paese.

Anche in Argentina la pandemia ha portato a posticipare il voto per le elezioni primarie e parziali, con le quali si dovrebbe rinnovare metà dei seggi della Camera dei deputati e un terzo di quelli del senato. Mentre le preoccupazioni della classe politica si concentrano sulla gestione del potere, il settore sanitario ed economico continuano a peggiorare.

Argentina aveva istaurato il lockdown più lungo al mondo, con una durata di otto mesi. Senza misure di controllo rigide, pochi test e un basso numero di vaccinazioni, i numeri dei contagi sono esponenzialmente aumentati e con essi le restrizioni. Pesanti le conseguenze sul mercato del lavoro, specialmente sul commercio, la ristorazione, i trasporti e le attività legate al turismo.

Questa situazione ha sommerso il Paese in una profonda crisi economica: l’inflazione è aumentata del 36% su base annuale, il tasso di povertà ha raggiunto il 48% e il Governo non ha praticamente più soldi per potervi far fronte. Inoltre, è aumentata anche la divisione sempre più marcata tra il Governo e i suoi sostenitori, e l’opposizione e i detrattori, con forti disuguaglianze tra la popolazione.

La situazione sanitaria, economica e sociale è peggiorata anche in Paraguay, che ha visto capovolgere il successo con cui aveva fatto fronte alla prima ondata: i vaccini non sono arrivati e i posti nei reparti di terapia intensiva sono esauriti. La decisione è stata quella di riapplicare le misure restrittive, ma questo ha colpito negativamente l’economia del paese, principalmente il settore terziario, riducendo i posti di lavoro e causando proteste cittadine per la cattiva gestione della pandemia.

Ne parliamo in diretta FB e Youtube nel prossimo “I lunedì di Città Nuova”, il 3 maggio, ore 17, con Alberto Barlocci, corrispondente dal Cile, e Silvano Malini, dal Paraguay. Moderano il caporedattore e la redattrice di Città Nuova Aurelio Molè e Candela Copparoni.

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