Nuova vita al turismo rurale

Gli effetti della pandemia hanno beneficiato il turismo nelle zone rurali, che si sono reinventate per attrarre la popolazione e mantenere viva l’economia locale.
Foto di David Granda Wiki

La Valle del Jerte è una comarca (diversi comuni della medesima provincia ndr) naturale di Extremadura, in Spagna. Si estende su un territorio di 375 km2 ed è composta da 11 comuni. Dichiarata di interesse culturale già nel 1973, la valle è la culla di uno spettacolo straordinario e di grande attrazione turistica. Il fenomeno più atteso arriva a marzo, quando un milione e mezzo di alberi fioriscono all’unisono, rendendo il paesaggio uno scenario tutto bianco: è la festa de “Il ciliegio in fiore”. Infatti, la coltivazione e commercializzazione del ciliegio è l’attività per eccellenza della Valle, che trova nell’agricoltura la sua fonte economica più importante. La produzione di ciliegie è generalmente molto ampia e di alta qualità, specialmente quelle autoctone: le “picotas”.

Per questo territorio rurale, la pandemia per Covid-19 ha rappresentato una grande sfida. Davanti all’incertezza economica, le principali istituzioni e organizzazioni della Valle si sono unite per sviluppare coordinatamente delle misure che mantenessero viva l’economia locale e il turismo di fronte alla crisi generata. Elisa Esteban Trenado, direttrice di Soprodevajate, un gruppo di azione locale Leader (Liaisons entre activités de dévélopement de l’economie rurale, ossia “Relazioni tra attività di sviluppo dell’economia rurale”), spiega che molte sono state le azioni sviluppate, come l’avvio di un piano di salvataggio che integra una campagna promozionale volta a trasmettere diversi valori della Valle del Jerte legati all’autenticità, alla salute, alla sostenibilità e il sostegno al consumo locale.

Non solo il gruppo di azione locale, ma anche l’Ue è stata coinvolta nel supporto alle piccole imprese per la sua ripresa. Soprodevajate è la Società per la promozione e lo sviluppo della Valle del Jerte, integrata da organizzazioni regionali e finanziata con fondi europei. Tra i suoi obiettivi il cercare di evitare l’esodo rurale, promuovere gli investimenti e l’occupazione, migliorare la capacità organizzativa del territorio e valorizzare la sua potenzialità. Perciò, le principali attività consistono nella ristrutturazione dell’agricoltura, la promozione delle attività agroindustriali, il consumo locale, l’acquisto responsabile e il turismo, la diversificazione dell’attività economica, la tutela dell’ambiente e dello spazio rurale, così come dei beni architettonici, storici e culturale, e lo sviluppo comunitario. Durante l’ultimo anno, l’impegno per attenuare gli effetti della pandemia sui gruppi più svantaggiati si è tradotto in diversi atti di solidarietà, come un concerto e un’edizione limitata di custodie per i cellulari; la raccolta generata è stata mirata a ridurre il divario digitale e la solitudine delle persone anziane della comarca, dotando le biblioteche comunali di tablet a loro disposizione.

Questi gruppi di azione locale vengono incoraggiati e sostenuti in tutta Europa dall’Ue per rafforzare le relazioni con altre zone rurali e cooperare a fine di trovare soluzioni ai problemi comuni. Nell’ultimo periodo, l’insieme di sovvenzioni da parte dell’Unione europea e dei gruppi di azione locale è stato fondamentale per la resilienza della regione, e un cammino fondamentale verso il recupero e la ricostruzione della Valle del Jerte in Spagna.

Nella sua natura, Soprodevajate si è sin dall’inizio caratterizzata dalla sua agilità nella gestione e concessione di aiuti a imprenditrici e imprenditori, i quali sono destinati a supportare il settore agroalimentare. Così, anche in questa situazione di difficoltà causata dall’emergenza sanitaria il finanziamento è stato reso disponibile velocemente per adattare le installazioni alle nuove normative anti Covid, o per acquistare ulteriori attrezzature che contribuiscano allo sviluppo con migliori garanzie, ad esempio, nuove attrezzature per l’attività turistica sportiva. Infatti, nei mesi estivi durante la pandemia è stato raggiunto l’80% dell’occupazione totale degli alloggi turistici della regione, afferma Esteban. In più, oltre agli aiuti materiali, la società offre degli aiuti logistici, come consulenze per chi ha perso il lavoro, corsi di ricerca, incentivi alla partecipazione, e azioni di sensibilizzazione e promozione delle risorse naturali regionali e del patrimonio. Tutto questo con la cura e la vicinanza alla popolazione, principale protagonista dello sviluppo rurale.

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