Norvegia. Responsabilità sociale e finanza

Il fondo governativo disinveste per motivi etici

Sale a 31 il numero delle società entrate nella lista nera del fondo governativo norvegese. Come reso noto da fonti specialistiche, dopo un primo avviso preventivo del febbraio scorso sul grave danno ambientale contestato all’attività della Norlisk Nickel, una tra le maggiori società russe nel campo minerario e metallurgico, è giunta la decisione del Government pension fund del paese scandinavo di rinunciare ad ogni partecipazione nel gruppo moscovita ponendo in vendita titoli per un valore di 37 milioni di euro.

Il danno ambientale originato dall’attività estrattiva riguarderebbe il territorio della penisola di Tamyr in Siberia. La decisione è stata resa nota ufficialmente dal ministro delle finanze norvegese, che ha citato il parere del comitato etico del fondo. La pratica del disinvestimento è una delle leve finanziarie adottate per indurre un mutamento gestionale responsabile in diverse attività industriali e commerciali. Il fondo norvegese si è mosso in tal senso, ad esempio, negando finanziamenti ai gruppi industriali coinvolti nella produzione di armi nucleari, così come nell’attività della distribuzione commerciale dove si producono violazioni dei diritti dei lavoratori.

Quello norvegese è il più antico fondo sovrano esistente, alimentato dalle risorse finanziarie pubbliche provenienti proprio dal’attività estrattiva dei giacimenti di gas e petrolio del Mare del Nord.

 

(CC_Città_nuova_Italia_2009/11/02)

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