Ngozi Okonjo-Iweala, donna e africana al vertice della Wto

Ngozi Okonjo-Iweala, nigeriana di 66 anni, è il nuovo Direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto-Omc). L’elezione è avvenuta il 15 febbraio 2021 dopo uno stallo di 4 mesi dovuto soprattutto all’opposizione dell’ex presidente Trump.  
Ngozi Okonjo-Iweala foto Ap

È la fine di una lunga suspense politica e geostrategica che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso. Dopo sei mesi di procedure e pazienza, lunedì 15 febbraio 2021 la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala è stata eletta nuovo direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto-Omc).

Entrerà in carica il 1° marzo 2021 e il suo mandato, rinnovabile, scadrà il 31 agosto 2025”, ha precisato un breve messaggio ufficiale dell’Organizzazione, considerata una sorta di gendarme del commercio mondiale. La Wto conta 157 Stati membri ed altri 26 stanno negoziando la loro adesione.

L’economista Okonjo-Iweala è la prima donna e la prima africana a guidare la Wto. Nel messaggio ufficiale diramato appena 15 minuti dopo l’inizio della riunione (in teleconferenza), si precisava inoltre: «I membri dell’Organizzazione hanno appena deciso di nominare la dottoressa Ngozi Okonjo-Iweala come prossimo direttore generale della Wto-Omc». Dopo diversi mesi di paralisi, l’amministrazione Biden ha deciso di rimuovere il principale ostacolo alla nomina di Ngozi Okonjo-Iweala (designata fin da ottobre 2020, ma con l’opposizione dell’allora governo Usa), esprimendo “forte sostegno” alla sua candidatura.

Il nuovo capo dell’Organizzazione mondiale del commercio ha chiesto subito una riforma della Wto, ritenendo “essenziale” che l’istituzione sia “forte” per superare la pandemia di Covid-19 e rilanciare l’economia mondiale. “Una forte Wto è essenziale se vogliamo riprenderci completamente e rapidamente dalla devastazione causata dalla pandemia Covid-19. (…) La nostra organizzazione deve affrontare molte sfide, ma lavorando insieme possiamo renderla collettivamente più forte, più agile e più adatta alle realtà odierne”, ha affermato la signora Okonjo-Iweala.

L’istituzione deve affrontare molti problemi. L’incapacità degli ultimi anni della Wto di promuovere la liberalizzazione degli scambi di beni e servizi – questa è la sua missione principale – ha spinto molti paesi a negoziare accordi di libero scambio (Als) regionali o bilaterali. Questi accordi sono stati 260 nel mondo, negli ultimi anni. Ci sono stati anche accordi plurilaterali su temi specifici, ma questi hanno coinvolto solo un piccolo gruppo di paesi. “Questi accordi non sono in contrasto con la Wto, ma marginalizzano gli ideali del multilateralismo”, quelli sostenuti dalla Wto, ha detto Christian Pauletto, ex capo negoziatore svizzero per i servizi.

Il nuovo direttore generale Okonjo-Iweala dovrà affrontare la crisi economica mondiale ma anche la crisi di fiducia nel multilateralismo e nella liberalizzazione del commercio mondiale, sullo sfondo di una guerra commerciale tra le due principali potenze economiche, Cina e Stati Uniti.

Due volte ministro delle finanze della Nigeria, e per due mesi anche Ministro degli Esteri, la signora Okonjo-Iweala ha iniziato la sua carriera presso la Banca mondiale nel 1982, dove ha poi lavorato per 25 anni. Nel 2012 non è riuscita per poco a diventare presidente dell’Istituto finanziario mondiale, che è stato poi governato fino al 2019 dal coreano-statunitense Jim Yong Kim.

La neo direttrice della Wto ha trascorso la maggior parte della sua vita negli Stati Uniti (di cui è cittadina dal 2019), dove ha studiato Economia in due prestigiosi atenei: si è laureata nel 1976 all’Università di Harvard ed ha conseguito il dottorato al Massachusetts Institute of Technology (Mit) nel 1981. A luglio 2020 è stata nominata inviata speciale dell’Unione africana per la lotta contro la pandemia nel continente, con l’incarico di mobilitare il sostegno internazionale per arginare la crisi economica che sta colpendo duramente i paesi africani.

Dalla sua istituzione nel 1995, la Wto-Omc ha avuto 6 direttori generali: tre europei, un neozelandese, un thailandese e un brasiliano. Ngozi Okonjo-Iweala è il settimo direttore generale dell’Istituzione, la prima donna e la prima nigeriana.

«Congratulazioni alla mia amica Ngozi Okonjo-Iweala per essere la prima donna a diventare direttore generale della Wto – ha scritto su Twitter la presidente della Bce Christine Lagarde –. La sua forte volontà e determinazione la spingeranno a promuovere instancabilmente il libero commercio a beneficio di tutti nel mondo».

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