Ambiente

Al via la Cop29 a Baku

Si apre oggi, 11 novembre, la conferenza Onu sul clima, che durerà fino al 22 del mese

epa11711245 A view of the city center with the Azerbaijan Government House (R) and JW Marriott Absheron Baku hotel (C), in Baku, Azerbaijan, 09 November 2024. The Azerbaijani capital of Baku will host the 2024 United Nations Climate Change Conference (COP29) from 11 to 22 November 2024.  EPA/IGOR KOVALENKO
epa11714113 Participants gather in the hall for the first plenary session of the UN Climate Change Conference (COP29) in Baku, Azerbaijan, 11 November 2024. The Azerbaijani capital of Baku hosts the 2024 United Nations Climate Change Conference (COP29) from 11 to 22 November 2024.  EPA/ANATOLY MALTSEV
Cop29 di Baku, la conferenza annuale dell'Onu sul clima, dall'11 al 22 novembre in Azerbaigian. ANSA/COP29 + UFFICIO STAMPA, PRESS OFFICE, HANDOUT PHOTO, NO SALES, EDITORIAL USE ONLY + NPK
epa11712798 Participants arrive to attend the UN Climate Change Conference COP29 in Baku, Azerbaijan, 10 November 2024. The Azerbaijani capital of Baku will host the 2024 United Nations Climate Change Conference (COP29) from 11 to 22 November 2024.  EPA/IGOR KOVALENKO
epa11714126 UAE's Minister of Industry and Advanced Technology and COP28 President, Sultan Al Jaber, delivers his speech at the opening ceremony of the UN Climate Change Conference (COP29) in Baku, Azerbaijan, 11 November 2024. The Azerbaijani capital of Baku hosts the 2024 United Nations Climate Change Conference (COP29) from 11 to 22 November 2024.  EPA/IGOR KOVALENKO

Si apre oggi a Baku, la capitale dell’Azerbaijan, la Cop29, ossia la 29ma conferenza Onu sul clima. Le premesse purtroppo non sono tra le migliori: basti pensare alle tante tensioni internazionali, sia sotto il profilo propriamente bellico che anche politico ed economico, che fanno dire che il clima può aspettare, per quanto le emissioni di gas serra continuino a crescere (+1,3% nell’ultimo anno) e le previsioni siano di un aumento di temperatura media globale di 3 gradi entro il 2100 – più del doppio del considerato “punto di non ritorno”.

E non fa ben sperare il fatto che molti dei principali capi di Stato e di governo abbiano annunciato, per svariati motivi, che non saranno presenti: tra questi lo statunitense Biden, la presidente della commissione europea Von der Leyen, il brasiliano Lula, il cinese Xi Jinping, l’australiano Albanese e il giapponese Ishiba. Giorgia Meloni è in forse.

E c’è anche chi, come la Papua Nuova Guinea – tra i Paesi più colpiti dal cambiamento climatico – diserta in segno di protesta.

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