Politica

Pd, Letta pronto a sciogliere la riserva

Enrico Letta potrebbe accettare l'incarico di segretario del Pd. Scioglierà la riserva domani. Intanto, oggi è tornato a Roma da Parigi. Il suo, però, non sarebbe un mandato a tempo, ma un incarico con pieni poteri e senza "scadenze".

Enrico Letta
Foto Roberto Monaldo / LaPresse
14-01-2020 Contigliano (Rieti)
Politica
Abbazia di San Pastore - Seminario PD “Oggi per un domani. Prima le persone una nuova agenda di Governo” 
Nella foto Graziano Delrio

Photo Roberto Monaldo / LaPresse
14-01-2020 Contigliano (Italy)
Seminar of the Democratic Party in the San Pastore abbey
In the pic Graziano Delrio
Letta
Zingaretti, foto dalla pagina FB

Un segretario a tutti gli effetti e senza “scadenza” e non un semplice “traghettatore” per superare l’emergenza. Potrebbe essere questo il ruolo che assumerà Enrico Letta, 54 anni, ex premier e attuale direttore della Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi, se accetterà di diventare il nuovo segretario del Partito democratico dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti.

Arrivato a Roma da Parigi oggi pomeriggio, Letta scioglierà la riserva entro venerdì. A convincerlo ad accettare, potrebbero essere i numeri di coloro che lo appoggeranno: un’ampia base, tra cui figurano Dario Franceschini e lo stesso Zingaretti, che sui social ha dichiarato: «Ora sono convinto che la soluzione più forte ed autorevole per prendere il testimone della Segreteria sia Enrico Letta. La sua forza e autorevolezza sono la migliore garanzia per un rilancio della nostra sfida di grande partito popolare, vicino alle persone e non alle polemiche. Promotore di un progetto per l’Italia e l’Europa e baricentro di qualsiasi alternativa alle destre. Tutto il sistema politico italiano sta ridefinendosi. Il Pd con Letta definirà un suo profilo adeguato e competitivo».

Se Letta accetterà di essere il nuovo segretario del Pd, domenica prossima, nel corso dell’assemblea nazionale del partito, verrà ufficializzata la sua nomina. A quel punto, dovrebbe aprire e guidare un percorso di riforma del partito, dopo le dure accuse lanciate da Zingaretti al momento di lasciare l’incarico, e condurre le trattative per il suo partito per la scelta del nuovo presidente della Repubblica, quando scadrà – nel 2022 – il mandato di Sergio Mattarella.

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