Morti e dispersi per frana in Camerun

Uno smottamento di terreno a Bafoussam ha portato la morte nel Camerun occidentale, in un quartiere abusivo. I soccorsi e la solidarietà

Secondo una valutazione data dal sindaco di Bafoussam, Daniel Ndefonkou, 42 corpi sono già stati estratti dalle macerie, mentre circa 50 persone sarebbero ancora disperse. La tragedia è avvenuta intorno alle 22 in un quartiere di questa città situata a circa 300 km a nord-ovest di Yaoundé. Una sezione di una collina su cui erano state costruite abitazioni precarie è stata spazzata via dopo due giorni consecutivi di pioggia intensa e incessante. Molte case sono state sepolte e dozzine di persone intrappolate.

È solo all’alba del giorno seguente che la protezione civile ha iniziato ad organizzarsi a causa delle forti piogge che hanno colpito la città per diversi giorni e hanno reso difficile l’accesso alla scena della tragedia. Il terreno è argilloso e l’area altamente accidentata tra due colline divise da una valle paludosa.

«Negli anni precedenti non pioveva così; pioveva prima, intorno al 15 ottobre, ma non così intensamente», ha detto ancora il sindaco, il quale ha affermato che «dobbiamo ora cercare di trasferire gli abitanti del quartiere colpito altrove. Svuoteremo il quartiere, perché le case che sono crollate sono state costruite abusivamente su una collina a rischio», ha aggiunto il sindaco. In questa regione dell’ovest, questo tipo di frana rimane relativamente eccezionale, mentre tali smottamenti dovuti al maltempo non sono più rari al sud, specialmente nella regione di lingua inglese del sud-ovest.

La stagione delle piogge infuria attualmente nel Camerun occidentale, ma è quasi tutta l’Africa centrale che sta soffrendo, negli ultimi giorni, per precipitazioni di intensità molto elevata. Ad esempio, nella Repubblica Centrafricana, il Paese sta vivendo un aumento del livello dei suoi corsi d’acqua, incluso Oubanguil, fiume che è straripato in molte zone residenziali della capitale, Bangui. Secondo la Croce Rossa, almeno 28 mila persone sono state costrette ad evacuare le proprie case dalla crescita del livello dell’acqua. Martedì 29 ottobre, il presidente Faustin-Archange Touadera ha visitato gli sfollati con gran parte del governo, mentre l’opposizione critica la mancanza di preparazione delle autorità.

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons