Montecosaro investe in cultura

Teatri d'Inverno di Esteuropaovest 2010 “Spettatori in cerca d'autore”, progetto artistico in collaborazione tra 5 comuni marchigiani.
Montecosaro
«Mi sforzo di guardare alla città che amministro come casa mia e quindi cerco di scegliere le cose più belle, magari confrontandomi il più possibile con tutti». Questo dichiara Stefano Cardinali, sindaco di Montecosaro, da poco diventato, tra il resto, uno dei “borghi più belli d’Italia”.

Tra collina e mare, Montecosaro è collocata nella valle del Chienti, a pochi chilometri dall’adriatica Civitanova Marche, con quel classico profilo di borgo medievale che lo accomuna a tanti comuni dell’Italia centrale. Inoltre è al centro di quel triangolo d’oro maceratese che, pur con l’attuale crisi, fa delle calzature marchigiane una vera eccellenza internazionale.

 

Colpisce che un comune di 6000 abitanti investa in un settore oggi sottoposto a drastiche politiche di tagli, forse con una accentuata miopia che si spera possa essere prontamente corretta; la cultura invece è il vero pilastro della crescita di una nazione, specie per le nuove generazioni, spesso affogate da un effimero imperante. Da questa scelta nasce Teatri d’Inverno di Esteuropaovest 2010 “Spettatori in cerca d’autore”, un progetto artistico in collaborazione con altri 4 comuni limitrofi che si svolgerà fino al 20 marzo prossimo.

 

L’esperienza vorrebbe essere differente e diversa, con proposte rigorose e di altissima qualità.

«La stagione non vuol essere un teatrino delle celebrità televisive – sottolineano gli organizzatori – ma un riferimento territoriale, con esclusive regionali, drammaturgia contemporanea, musica d’autore, spettacoli di valore assoluto affinché il Teatro delle Logge abbia sin da quest’anno una precisa identità, e sia luogo di scoperte, emozioni, pensieri, incontri e stupori».

Oltre a momenti di teatro e musica, vi saranno mostre e convegni.

 

Gli eventi si svolgeranno in quella bomboniera architettonica che è il Teatro delle Logge. L’edificio risale quasi certamente al periodo medievale, ma con l’ottocentesca trasformazione in teatro ha perso ogni traccia dell’originaria struttura. Il primo palco fisso vi fu sistemato nel 1753. Dopo tutta una serie di ristrutturazioni, il risultato appare stilisticamente e strutturalmente gradevole.Oggi si gode un impianto a ferro di cavallo privo di piccionaia e di dimensioni molto limitate, con platea e tre ordini di palchetti.

 

Al termine degli spettacoli pubblico e artisti si incontrano in uno spazio di libero confronto per raccogliere pensieri, curiosità e suggestioni.

Il foyer diviene luogo di passaggio dalla sala teatrale al mondo esterno, per approfondire storie e visioni, per conoscere il teatro attraverso le riflessioni di chi lo guarda e di chi lo fa, e per un privilegiato e ravvicinato dietro le quinte.

 

Con la nuova stagione del Teatro delle Logge, si apre un importante progetto di formazione teatrale rivolto agli adolescenti, aperto anche a ragazzi provenienti da tutto il territorio provinciale. È un percorso di pedagogia teatrale, attraverso il quale gli allievi saranno guidati alla consapevolezza delle proprie capacità espressive, alla creazione di una “scrittura scenica” collettiva e alla conoscenza di una vera cultura teatrale, che prepara anche lo spettatore di domani.

 

Guidati da artisti e attori, gli allievi si incontreranno sul palcoscenico per dare vita ad un vero e proprio lavoro teatrale, frutto delle loro stesse suggestioni, che sarà presentato successivamente presso il Teatro delle Logge. In una terra ricca anche di grande gastronomia non poteva mancare il connubio tra arte e cucina, con degustazioni di prodotti locali dove impererà il salume marchigiano. È un altro modo per sentirsi a casa.

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