«Ma chi ce l’ha fatto fare??!»

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un gruppo di educatrici e di educatori che racconta l'organizzazione e lo svolgimento di un Grest: un gruppo estivo con 48 adolescenti dai 10 ai 16 anni. Un'avventura indimenticabile, non priva di difficoltà, vissuta con un'amica speciale e i giornalini di Città Nuova Big e Teens.

Gentilissima direttrice Aurora Nicosia e redazione di Città Nuova,

siamo Andrea, Guido, Giulio, Beatrice, Simona, Fiorenza, Anna: un gruppo di educatori, di quelli che ci provano ad esserlo… Dopo la pandemia in cui tutto si è fermato, abbiamo deciso quest’anno di rivivere l’avventura del Grest dal 9 al 17 agosto con 48 adolescenti dai 10 ai 16 anni.

È da giugno che abbiamo pensato a cosa proporre ai ragazzi perché fossero nove giorni di divertimento e di spensieratezza, ma anche un’occasione per riflettere e aiutarsi. Subito dopo aver dato la nostra adesione ad accompagnare questo gruppo di adolescenti, è venuto meno, per gravi problemi di famiglia, Pierluigi, un educatore esperto di cui ci fidavamo ciecamente. Panico totale, notti insonni per pensare come sostituirlo. Lui stesso ci propone una sua amica, Annamaria, insegnante in pensione! Nooooooo: una prof di Lettere e, per di più, anziana! Che sfiga.

Piuttosto preferiamo rimanere da soli e glielo diciamo, ma lui ci chiede, prima di decidere, di conoscerla e così la invita il pomeriggio in cui ci ritroviamo a programmare i momenti di riflessione del mattino e della sera per il Grest. Arriva così Anna con la sua chitarra, il suo sorriso e con tante proposte da condividere. Rimaniamo sbalorditi: non dimostra 60 anni e non si dà arie da prof:  la sentiamo subito una di noi.

Inizia il Grest con ragazzi diversi per età, carattere, colore della pelle, religione, gusti musicali e gusti ludici. Siamo dei perfetti sconosciuti: in alcuni è evidente una certa diffidenza a mettersi in gioco in un contesto diverso da quello abituale. Per le ragazze poi, che sono 30, non è semplice vincere l’imbarazzo. Io penso che ciascuno di noi si sia chiesto: “Ma chi me l’ha fatto fare?”.

Poi Anna ci legge un articolo di Luigi Laguaragnella, tratto dalla rivista Città Nuova di agosto dal titolo “In vacanza senza imbarazzo”, che sembra proprio scritto per noi! Sì, dobbiamo entrare con delicatezza nel loro mondo e conquistarci piano piano la loro fiducia. Ricordarci una mitica frase di Don Bosco: “L’educazione è cosa del cuore”.

Ci  hanno dato davvero un grosso aiuto i giornalini Big e Teens da cui praticamente abbiamo tratto le riflessioni da proporre.

Argomenti sviluppati con il giornalino Big Bambini in gamba

Sono fatti molto bene per i preziosi consigli di Ezio Aceti e di altri esperti, per le proposte di giochi e di passatempi, ottima idea inserire le ricette. Come dice bene Anna, cucinare è un modo di prendersi cura degli altri, di coccolarli e di mettersi in gioco e così, con il suo aiuto, prima alcune ragazze hanno preparato quattro magnifiche torte di pane, due giorni dopo i ragazzi hanno preparato il salame di cioccolato e poi insieme, maschi e femmine, 100 tartufi con cioccolato bianco e nero.

È stata davvero una festa in cui si è visto come nutrirsi è anche relazionarsi con gli altri, diventa un piacere e raddoppia l’allegria. A questo proposito, visto che l’argomento ha interessato parecchio, Anna ci ha invitato all’evento previsto per sabato 8 ottobre a Parma dove si affronterà il tema: Cibo e salute e Pasquale Pellegrini presenterà il suo libro Salviamo il mondo a tavola. Inoltre sarà presente Daniele Roccatto, nutrizionista e autore del profilo Instagram @ilmangiafelice.

La sera era dedicata alle favole della collana I Nuovi colori del mondo… Attraverso l’elefantino Mino, Cicognac, la Signorina Giacomina e Piccolo Cavallo, lette con entusiasmo da una di noi e mimati da un ragazzo appassionato di mimo, siamo tornati tutti bambini, quindi capaci di cogliere con gli occhi dell’anima tutti i temi portati da ciascun personaggio,

che hanno dato modo a tutti di aprirsi e di confrontarsi…

Ecco alcuni dei temi affrontati:

1 ) La sobrietà come stile di vitacrescere un boccone alla volta: “Oggi ho imparato cosa significa nutrirsi. Io mangio male, in fretta, in piedi per non ingrassare…”, R.; “Mi piacerebbe avere una famiglia da “Mulino Bianco”, ma la cena con gli orari diversi dei miei familiari, spesso la consumo da solo…”, S.; “Non avevo mai pensato che il mangiare      fosse collegato ad una questione psicologica…”, M.
2 ) Diverso perché unico – Valorizzare ciascuno: “Non è semplice scoprire che ho intorno a me tante persone-dono. Tendo a scegliere due o tre amiche e con loro vivo tutto. Ma oggi ho capito che rischio di chiudermi e di impoverire la mia vita di presenze utili alla mia crescita…”, E.
3 ) Maschi e femmine, due diversi modi di essere persona: “Vivo con altri tre fratelli e una sorella, perciò mi trovo d’accordo che la famiglia è una palestra dove ci si allena a confrontarsi e a darsi spazio. Ciò non impedisce i litigi o i musi lunghi proprio per queste grosse differenze. A scuola ci sono dei maschi insopportabili, ma forse dipende che ancora non siamo legati e ci sono delle femmine pettegole… Oggi ho capito che i difetti ce li abbiamo tutti. È già qualcosa…”, M.
4 ) Ballate, bambini, non sarete adulti troppo seri: l’ allegria è una grande risorsa. L’ allegria non è solo ottimismo, ma anche speranza: “Io ne so qualcosa perché quando i miei si sono separati, piangevo sempre ed ero perennemente triste. Poi ho capito che la tristezza ti fa spegnere a poco a poco e non risolve niente. Ho ripreso a giocare con mio fratello più piccolo e facevo le facce buffe per farlo ridere e così ridevo anch’io. E così avevo più speranza anche per pregare che i miei tornassero insieme.      Consolavo i nonni anche se ero giù… Dopo il grest andiamo in vacanza tutti insieme e chissà…”, P.
5 ) Un sorriso per incontrare gli altri, facilita le relazioni sociali. Il segreto di ogni vero educatore è il sorriso…      Abbiamo vissuto insieme la giornata del sorriso, tutti insieme. Programma: far fiorire il sorriso in me e negli altri, agire in modo da far contento chi ho accanto. Sdrammatizzare, non prendersi troppo sul serio.

Abbiamo scoperto  quanto siano preziosi questi giornalini e volevamo dirvelo: avete fatto un ottimo lavoro e poi ci avete SALVATO! Occorre, però, un adulto che presenti i contenuti forti degli esperti in modo che non vadano sciupati o non affrontati nel modo adeguato.

Argomenti sviluppati con l’aiuto del giornalino Teens e qualche riflessione dei ragazzi.

1 ) Comunicare è vita – Viviamo più nel mondo virtuale o in quello reale? – Per capire l’altro bisogna ascoltare. Intervista a Tanino Minuta, giornalista e autore di un blog molto seguito. “Forte questa intervista, perché tutti noi facciamo fatica a vivere la comunicazione reale. Lo smartphone ha invaso la nostra vita e ogni spazio. Ce ne siamo accorti subito, quando siamo arrivati qui: ci hanno consegnato delle grandi buste con nome e cognome, per riporre i cellulari. Eravamo già stati avvertiti prima, ma comunque penso che tutti abbiamo sofferto parecchio e qualcuno ha espresso il suo malumore…”, Ste.; “Per me è molto difficile la comunicazione reale perché richiede più tempo e pazienza, però hai più modo di guardare negli occhi l’altro, di studiarlo e conoscerlo… Mi è piaciuto chi ha mimato le favole della sera perché è riuscito a parlarci di quei personaggi. Da questo ho capito che si comunica anche con i gesti, con il corpo,con il modo di vestire…”, S.
2 )  Siamo o no riservati? di Federico Colonnetti – Crittografia e Privacy: “Attraverso questo articolo, chiaro e completo, ho capito per la prima volta che è necessario essere informati su due termini così importanti come crittografia e privacy. È importante sapere, non solo per curiosità, ma anche e soprattutto per motivi  di sicurezza. Interessa quindi tutti, in particolare noi giovani, per l’abitudine che abbiamo di pubblicare ciò che vogliamo su Facebook, Instagram ecc. Proteggersi e proteggere i propri messaggi con un lucchetto o con una chiave speciale diventa fondamentale…”, E.; “Interessantissimo questo articolo perché entrano in gioco le superpotenze mondiali, la violazione della privacy, il pericolo di società criminali, di terrorismo, di mafia, che minacciano di utilizzare tutto per tendere degli agguati. Ho imparato che esiste un’unica opzione, l’unica in grado di garantire la privacy…”, T.
3 )  La politica di Platone di Sofia Castronà – Il progresso morale degli uomini: “Da sempre sono interessata alla filosofia e trovare su questo giornalino addirittura Platone, affrontare poi insieme questo argomento, è stata una piacevole sorpresa. Quest’ anno ho iniziato a studiarla: è una materia affascinante perché ti fa porre un sacco di domande, ma le risposte sei libera di trovarle dentro di te o nei vari filosofi, che sono “ amici della Sapienza”. Si sottolinea l’importanza della conoscenza non solo delle realtà concrete, ma anche di quelle spirituali per poter governare bene e migliorare il mondo eliminando i suoi mali. Da grande studierò filosofia e poi mi dedicherò alla politica e, come afferma Platone, ‘riunirò nelle mie mani il potere politico e la passione per la filosofia per porre fine ai mali dell’Umanità'”.

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