L’umanità si coniuga in famiglia

«Voci da tutto il mondo: conversione reciproca, rapporto di coppia, educazione dei figli, costruzione della chiesa». Lo scrive Santambrogio nella recensione al libro Famiglie vive di Molè per La Domenica del Sole 24ore.
Famiglie vive
Domenica 13 maggio è stata la volta della presentazione al Salone del Libro di Torino, lo stesso giorno è uscita una recensione per La domenica del Sole 24ore. Stiamo parlando del libro di Aurelio Molè Famiglie vive di Città Nuova, libro realizzato con il patrocinio del Pontificio consiglio per la famiglia in vista del VII Incontro mondiale delle famiglie: con storie e testimonianze da tutto il mondo su come si vivere il Vangelo. E proprio dal La domenica vi riproponiamo la recensione – in versione integrale -, a firma di Giovanni Santambrogio.


«"La verità è sinfonica", ha scritto il grande teologo del Novecento Hans Urs von Balthasar. Era l’inizio degli anni 70 e molto si discuteva di pluralismo cristiano. «Sinfonia – precisava Balthasar nel saggio edito da Jaca Book – non è affatto sinonimo di armonia sdolcinata, priva di forza. La grande musica è sempre drammatica, crea continuamente delle tensioni e le risolve a livello più alto. La dissonanza non è però cacofonia». L’immagine torna alla mente davanti a dodici testimonianze di storie familiari inserite in movimenti ecclesiali e raccolte nel volume Famiglie vive.

 

«Voci da tutto il mondo di uomini e donne che raccontano le dimensioni della fede che è conversione reciproca, rapporto di coppia, educazione dei figli, costruzione della chiesa, condivisione delle necessità sociali, impegno nella storia del proprio Paese. Ogni aspetto è interconnesso agli altri perché la persona è totalità  e l’ “io” è un intreccio di relazioni: i sentimenti si coniugano con gli affetti, il privato con il pubblico, la spiritualità con l’azione, la ricerca individuale con l’annuncio del Vangelo.

 

«Scrive il cardinale Ennio Antonelli nella prefazione al volume: "La famiglia cristiana, come la Chiesa, evangelizza innanzitutto per irradiazione della presenza e della bellezza di Cristo, nella misura in cui accoglie, comunica e manifesta l’amore di lui". Il linguaggio dei fatti non si ferma alle singole esperienze ma si allarga ad esprimere realtà di comunità, associazioni e movimenti in cui i protagonisti sono inseriti: si va dall’Azione cattolica ai Focolari, da Amour et Verité (Francia) ai Neocatecumenali, dalla Familias en Alianza (Messico) a Comunione e liberazione con le "Famiglie per l’accoglienza".

La famiglia, ha scritto lo psicologo Urie Bronfenbenner, "rende umani gli esseri umani" non solo nei primi anni dell’esistenza ma sempre. E la ragione va rintracciata nella capacità di generare i legami più diversi: affettivo, procreativo, psicologico, economico, sociale. Legami “affidabili” perché sanno dare speranza nonostante il diffuso conformismo o la paura di un rapporto impegnativo. È, questa, una tesi sostenuta da Eugenia Scabini e Vittorio Cigoli nel loro contributo a Familiarmente, raccolta di dieci saggi sull’identità, l’educazione al perdono e le sfide genitoriali, economiche, associazionistiche della famiglia a cura del Centro di ateneo studi e ricerche sulla famiglia dell’Università cattolica di Milano».

 

Aurelio Molè, Famiglie vive. Storie di Vangelo, Città Nuova, Roma, pagg. 154. Euro 10,00, il volume sarà presentato oggi (ore 15) al Salone del Libro di Torino. Interviene il Cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia.

 

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