L’occhio del Fisco sui conti correnti

Nasce il database di verifica fiscale più completo al mondo. Aiuterà il Fisco ad individuare la platea di soggetti su cui concentrare verifiche e controlli per stanare gli evasori fiscali
finanza

L’Agenzia delle Entrate ha reso pienamente operativa l’Anagrafe dei Conti Correnti, ossia il controllo del Fisco sui conti correnti e i loro movimenti. Ciò avverrà grazie a informazioni che dovranno obbligatoriamente essere trasmesse da banche, finanziarie e istituti di credito vari.

In pratica, l’Anagrafe Tributaria, al fine di una maggiore e più incisiva lotta all’evasione fiscale, riceverà tutti i dati sul saldo di inizio e fine anno, sul totale dei bonifici in entrata e in uscita, sugli acquisti effettuati con carta di credito, ricariche telefoniche, informazioni su titoli e depositi. Il nuovo database servirà quindi a costruire i cosiddetti “elenchi di rischio”, indicando al Fisco la platea di soggetti su cui concentrare maggiormente verifiche e controlli per stanare gli evasori fiscali.

Qual è l’obiettivo principale
Attraverso questo metodo di verifica e controllo sulle finanze dei contribuenti italiani, lo Stato mette così in atto uno strumento efficacissimo nella lotta all’evasione fiscale, poiché dall’inserimento dei dati dei conti correnti nell’apposita sezione dell’anagrafe tributaria verranno estrapolati nomi di potenziali evasori, ovvero nominativi inseriti in apposite liste selettive di soggetti che presentano disparità tra quanto dichiarato e quanto speso.

In cosa consiste
Si tratta di un interscambio di flussi di dati tra operatori finanziari (banche, finanziarie, assicurazioni) e il Fisco, che ha appositamente creato una nuova infrastruttura informatica denominata SID, Sistema di Interscambio Dati. Le banche e gli operatori finanziari devono obbligatoriamente procedere all’invio dei dati dei conti correnti, ma in modo tale che la privacy e la riservatezza dei clienti siano sempre tutelate. Raccogliendo tutti questi dati in un solo grande archivio – l’Anagrafe dei conti correnti – si potrà procedere ad effettuare verifiche e incroci sulla base dei quali, in un secondo momento, stilare una lista di potenziali evasori fiscali e procedere agli accertamenti fiscali.

Come funziona
In primo luogo oggetto delle comunicazioni al Fisco saranno:

·         i dati identificativi del rapporto, compreso il codice univoco del rapporto, riferito al soggetto persona fisica o non fisica che ne ha la disponibilità – inclusi procuratori e delegati – e a tutti i cointestatari del rapporto nel caso di intestazione a più soggetti;

·         i dati relativi ai saldi del rapporto – distinti in saldo iniziale al 1° gennaio e saldo finale al 31 dicembre – dell’anno precedente;

·         per i rapporti accesi nel corso dell’anno il saldo iniziale alla data di apertura, per i rapporti chiusi nel corso dell’anno il saldo contabilizzato antecedente la data di chiusura;

·         i dati relativi agli importi totali delle movimentazioni distinte tra dare ed avere per ogni tipologia di rapporto conteggiati su base annua.

Quali altri controlli
Saranno sotto la lente di ingrandimento il totale dei bonifici in entrata e in uscita, il totale degli acquisti fatti con carta di credito e delle ricariche per le carte telefoniche. Inoltre, a seguire, saranno verificati una serie di informazioni su dossier titoli e certificati di deposito che faranno nascere il database di verifica fiscale più completo al mondo.

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