Lo sport che balla

Atletica, scherma, nuoto e persino equitazione: le discipline sportive si cimentano con la danza in una performance ambiziosa e inedita dell'Accademia nazionale di danza a Roma
compagnia di danza

Ne avevamo visto un assaggio alla cerimonia di apertura dei campionati mondiali di nuoto lo scorso luglio allo Stadio dei Marmi di Roma. Ora, l’ambizioso progetto nato nell’Accademia nazionale di danza diretta da Margherita Parrilla, ha trovato un suo compimento.

 

Insieme a Il Sogno di Masha, balletto ispirato al celebre Schiaccianoci, Ballo Sport dal 16 giugno è nel cartellone del Teatro all’aperto sull’Aventino. Uno spettacolo di grande impatto su sette diverse discipline sportive che si cimentano con la danza sulle musiche composte da Francesco Lanzillotta per la regia di Arturo Cirillo.

 

Lo spettacolo si snoda di quadro in quadro attraverso le scene virtuali realizzate dai video-artisti Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii. Le coreografie dei sette sport sono confezionate invece da sei coreografi di spicco: Ismael Ivo per l’equitazione e il finale (l’Apoteosi dello Sport), Annarita Pasculli per la scherma, Michele Pogliani per l’atletica, Roberto Zappalà per il pattinaggio, Michela Lucenti per l’arrampicata, Adriana Borriello per le arti del combattimento, e il nuoto – in apertura – con le improvvisazioni dei danzatori.

 

Andato in scena per la prima volta il 10 Febbraio 1897, Sport completa la triade del “ballo grande” che trovò la massima espressione nei balletti realizzati da Manzotti e Marenco, insieme ad Amor e soprattutto a Excelsior. Come nel caso della fratellanza delle nazioni in Excelsior e del trionfo di Amore sull’umanità in Amor, in Sport si può leggere un messaggio ottimista sull’abolizione delle barriere sociali e culturaliin cui l’osservazione e l’analisi della realtà mondana del tempo passava attraverso una sorta di “glorificazione” delle attività sportive. 

 

Interpretato da oltre 80 allievi dell’Accademia, questa versione di Ballo Sport, di grande impatto visivo e altissima qualità coreografica, è rappresentativa della grande tradizione della danza italiana, ma in una chiave decisamente più contemporanea: una sfida coreografica che si confronta con la tradizione classica dando vita a una rivisitazione inedita e attualissima.

 

Ballo Sport.  Dal 16 al 25 giugno, al Teatro Grande dell’Accademia nazionale di danza di Roma.

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