Commento alla Lettera ai Romani/2
Composto tra il 243 e il 249 d.C. e noto nella traduzione latina di Rufino del 405-406 è opera di indiscutibile valore per essere la prima di una serie ininterrotta di commenti ad una epistola da sempre considerata fondamentale per densità teologica e ampiezza tematica. Origene sottolinea nella Prefatio la complessità del testo a causa del linguaggio a volte oscuro e contorto e per la quantità di temi trattati. La Legge, in particolare, è il tema più ricorrente nel Commento origeniano per l’importanza che riveste nella lettera stessa e per il contesto polemico in cui il commento si colloca. Prevale come per tutti i testi esegetici di Origene il metodo spirituale capace di cogliere il “senso interiore” del testo paolino.