Liberi tutti dalle mafie

L'attività  del Comitato Addiopizzo e le altre iniziative raccontate in un libro di Città Nuova.
L'uomo d'onore

Racket, pizzo, usura ed estorsione sono i mezzi di cui si servono le mafie per annientare una società e la dignità del singolo.Ma ritrovare l’onore e liberarsi definitivamente dal giogo dell’estorsione si può. Ce lo dimostrano le storie raccolte in un libro di Città Nuova: L’uomo d’onore non paga il pizzo di Roberto Mazzarella. L’autore oltre a tracciare una lucida analisi del fenomeno delle mafie, racconta le esperienze di chi in vario modo ha detto il suo no al sistema, a cominciare dai ragazzi del Comitato Addiopizzo di Palermo. È il 29 giugno 2004, quando il centro storico della città siciliana si sveglia sommersa da piccoli adesivi con su scritto: «Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». Immediatamente viene convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e, nella conferenza stampa che ne segue, un rappresentante di Confcommercio propone di riattivare il numero verde per raccogliere le denunce anonime. Autori di quel gesto sì piccolo, ma segno di un’implicita resistenza erano stati sette ragazzi poco meno che trentenni. Da quell’episodio è nato un comitato che, insieme a tante altre associazioni, combatte il cancro dell’estorsione perché, come diceva Paolo Borsellino, «il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare».

 

Per visualizzare questa e le altre storie raccolte nel libro, clicca qui.

 

 

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