Per l’Europa con Antonio Megalizzi

Le attività della fondazione dedicata alla memoria del giovane giornalista italiano che perse la vita nell’attentato di Strasburgo del dicembre 2018

«Competenza, passione e dedizione. Questo era il lavoro per Antonio. La Fondazione vuole portare avanti i suoi valori ed il suo impegno con progetti concreti di formazione e informazione. Lo faremo con la sua stessa vitalità, ironia ed eleganza. Lui ci avrebbe spronato a fare sempre di più e sempre meglio, e noi ce la metteremo tutta».

Con queste parole viene presentata, sul sito www.fondazioneantoniomegalizzi.eu, la Fondazione dedicata alla memoria del giovane giornalista italiano che perse la vita nell’attentato di Strasburgo del dicembre 2018. La Fondazione, si legge, «ha lo scopo di promuovere, coordinare, organizzare e supportare le iniziative e le manifestazioni, che portano avanti il sogno europeo di Antonio Megalizzi»; e «vuole favorire l’apprendimento, la promozione di una cultura della legalità, del rispetto della persona, della convivenza civile, del rifiuto di ogni forma di violenza e dei principi di cooperazione, della solidarietà e della sussidiarietà». A promuoverla, su impulso della famiglia del giovane, è stata la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi), Provincia autonoma e Comune di Trento, Università di Trento, Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Usigrai e associazioni Articolo21 e Rad-Uni.

La Fondazione ha preso il via ufficialmente lo scorso 14 febbraio con una presentazione a Trento, città dove Antonio Megalizzi viveva. Un evento a cui ha davvero preso parte l’Europa intera, tramite i suoi rappresentanti: nel Palazzo della Provincia erano infatti presenti tra gli altri il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e il suo predecessore Antonio Tajani. Insieme a loro anche il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta; il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti; il rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini; la presidente della Fondazione, Luana Moresco; la responsabile editoriale di Europhonica (la redete di radio per cui lavorava Megalizzi), Amanda Luisa Guida; e il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Giuseppe Giulietti.

Le attività che la fondazione si propone di fare sono svariate: corsi, workshop, seminari, giornate formative, ed eventi di ogni genere che stimolino tutti – e i giovani in particolare – alla cittadinanza attiva in un orizzonte europeo; promuovere la conoscenza e l’informazione sulle tematiche comunitarie; essere un’istituzione di riferimento per borse di studio, anche universitarie, premi giornalistici, convegni di studio nazionali, europei ed internazionali; collaborando per questi fini con enti sia pubblici che privati.

La Fondazione inizia comunque il suo percorso su una solida base di numerosi riconoscimenti già conferiti alla memoria di Megalizzi: la targa in occasione del prestigioso Premio Parise a Treviso il 28 settembre scorso, il Premio Articolo 21 il 15 luglio, il Premio Biagio Agnes 2019 a giugno, e l’intitolazione a lui e al collega Bartosz dello studio radiofonico 1 del Parlamento europeo a Strasburgo un anno fa. Una storia, quella di Antonio, che dunque ha già mosso le coscienze in Italia e oltre; e che fa da motore per l’impegno di chi ha raccolto il suo testimone.

La Fondazione Megalizzi cerca anche volontari per le sue attività: chi fosse interessato può compilare il form su https://www.fondazioneantoniomegalizzi.eu/candidatura-volontariato/

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